Mutui: aumentano quelli a tasso fisso e le richieste di rinegoziazione

La situazione economica italiana non è certo facile e chi più di tutti ne risente sono le famiglie. Nonostante la congiuntura internazionale, l’aumento dei tassi e la restrizione del credito gli italiani continuano a comprare case. Nei primi dieci mesi del 2007 le richieste di mutui hanno subito un’accellerazione per poi effettuare una brusca frenata negli ultimi mesi.

Le richieste di mutui per acquistare casa però resta superiore al 2006 di un abbondante 10%. L’allargamento della crisi dei mutui subprime anche fuori dagli Stati Uniti ha probabilmente cambiato negli italiani la percezione della convenienza di richiedere un mutuo in questo momento. Le richieste calano, ma aumentano i prezzi delle case è così anche il volume dei mutui richiesti, aumentato nel 2007.


Ma come cambiano i mutui e le offerte delle banche di fronte ad una tale situazione? Innanzitutto aumentano i mutui a tasso fisso: nei primi sei mesi del 2007 più della metà dei mutui accesi sono stati a tasso fisso (nei primi mesi del 2006 erano appena il 18%). Allo stesso tempo i mutui a tasso variabile sono sempre meno scelti dai risparmiatori italiani: nello stesso periodo sono scesi al 42% contro il 66% del 2006.

I mutui a tasso misto non riscuotono successo e si fermano ad una quota del 7%. Questo tipo di offerta aveva riscosso molto successo qualche anno fa (il 25% dei mutui erogati era a tasso misto) e la possibilità di cambiare il tasso da fisso a variabile a scadenze temporali era stata colta al volo.

Secondo il rapporto dell’Abi i prestiti hannp registrato anche un aumento del tasso di interesse, passando dal 5,66% al 5,72%e toccando livelli record. E le banche come si comportano di fronte a questa difficoltà?

Sono sempre di più quelle che offrono la possibilità di spostare il mutuo in un nuovo istituto a costo zero. Intesa San Paolo ad esempio offre un trasloco completamente gratuito e si accolla anche le spese notarili e quelle per la nuova perizia, offerta che vale sia per quelli a tasso fisso sia per quelli a tasso variabile.

Gli istituti finanziari sono ben consapevoli dell’alta percentuale di famiglie che sono spinte dalla situazione economica e dalla crescita del tasso di interesse a chiedere una rinegoziazione del mutuo; questo rende il mercato dei mutui più favorevole a cambiamenti o traslochi, anche se le banche non appaiono particolarmente preoccupate dal calo delle richieste: i prestiti infatti dovrebbero continuare a salire per il 2008, anche se un rallentamento è inevitabile, con un incremento sul 4-6%.

5 commenti su “Mutui: aumentano quelli a tasso fisso e le richieste di rinegoziazione”

  1. Anch’io avevo fatto 3 anni fa all’acquisto della mia prima casa un muto a tasso variabili e negli ultimi mesi del 2008 grazie alla mia banca sono passato ad un tasso fisso, anche se ho sempre avuto un dubbio: negli anni i tassi di interesse hanno sempre avuto un andamento sinusoidale, alzano e calano in intervalli abbastanza regolari di 3-4 anni, avendo fatto un tasso fisso in un momento in cui questo è comunque alto, non si rischia di vedersi un interesse alto fra 4 anni quando i tassi saranno calati??? Sempre che calino….

  2. salve, nel 2006 ho stipulato un mutuo a tasso misto, con la banca toscana, e vorrei sapere se posso in qualche modo usufruire della rinegoziazione e tornare al tasso del 2006 allungando il mutuo di due anni, o se ci fosse un altro modo per poter far abbassare la rata, grazie

  3. Il decreto legge 93/08 prevede che i titolari di mutui a tasso variabile e con rata variabile stipulati entro il 28 maggio 2008 possano rinegoziare l’importo della rata. Recati presso la tua banca a chiederne informativa e vedi se è interessante il piano di rimborso che ti offrono.

    Altrimenti, se la proposta della tua banca non ti soddisfa, potrai fare la portabilità del mutuo: la Legge n° 40 del 2 aprile 2007 (cosiddetta Legge Bersani) prevede che se il mutuo con la nostra banca non ci soddisfa più possiamo passare ad un’altra banca. La Legge 244 del 24 dicembre 2007 (Manovra Finanziaria 2008) stabilisce che con la surroga del mutuo deve essere garantita al cliente “l’esclusione di penali o altri oneri di qualsiasi natura.” Ciò significa che tu per cambiare banca non dovrai pagare alcuna penale ed altri tipi di spese, neanche quelle notarili.

    Dato che sei disponibile ad allungare la durata, ti informo che questo è possibile, la durata potrà essere modificata. Resterà invece il limite dell’importo, che dovrà coincidere esattamente con il capitale residuo del mutuo sostituito.

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