Investimenti nel mattone: nonostante incentivi cala domanda immobili

Investire nel mattone è oggi la prima scelta dei risparmiatori italiani, poco fiduciosi verso il mondo delle azioni o dei titoli allettati da condizioni addirittura più favorevoli rispetto alla media europea. Infatti, dato il livello ancora basso dei tassi, è probabile che la via migliore resti l’acquisto finanziato da un mutuo, soprattutto nelle grandi città, dove gli affitti sono sempre più alti. Nel caso di stipula di un mutuo, inoltre, esiste il vantaggio di poter detrarre fiscalmente gli interessi passivi. Per queste ragioni il mattone è ormai riconosciuto da tutti come l’investimento rifugio per eccellenza. Inoltre ciò che dovrebbe spingere verso l’alto il mercato immobiliare alcuni elementi, tra cui l’andamento problematico delle borse, soprattutto in questi ultimi periodi, e, in generale, delle forme di investimento alternativo, l’esiguità del mercato della locazione ed il fatto che i rendimenti da locazione risultano essere competitivi rispetto ai rendimenti finanziari. Una limitazione è data invece dal fatto che, normalmente, i mutui al 100% sono concessi solo per l’acquisto o la costruzione della prima casa. Nel caso di seconda casa, l’importo massimo finanziabile torna ad essere pari ad un massimo dell’80%.


Tuttavia nei primi due mesi del 2008, poi, l’indice REplat – che registra l’andamento della media degli immobili inseriti e delle richieste dei clienti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente per ogni agenzia Aderente alla piattaforma – ha evidenziato ancora la domanda di immobili con segno negativo insieme con un nuovo incremento dell’offerta. Com’ è possibile ciò? Probabilmente investire nel mattone è la scelta migliore per chi ha la disponibilità finanziaria, perchè in ogni caso, nonostante le condizioni favorevoli in Italia rispetto alla media europea, il costo degli immobili rimane comunque elevato e in molti casi non accessibile alle famiglie con una media o bassa situazione economica.

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