Investitori italiani pronti a investire sul mattone nel 2013

 Si intravede uno spiraglio di luce nel tunnel della crisi del mattone. Tuttavia, non si tratta di indicazioni positive provenienti dalle ultime rilevazioni sull’andamento del settore immobiliare, bensì lo scenario dipinto da Legg Mason Global Income Survey a seguito di un sondaggio condotto lo scorso gennaio su 3.000 investitori di 13 paesi di tutto il mondo, tra i quali figura anche l’Italia. Secondo quanto emerge dal rapporto di Legg Mason, un quarto degli investitori italiani punterà sul mattone nel 2013.

Vaticano patrimonio immobiliare vale 2.000 miliardi

 L’annuncio delle dimissioni da pontefice di Joseph Ratzinger (papa Benedetto XVI), previste ufficialmente per il 28 febbraio 2013, hanno senz’altro scosso tutto il mondo, non solo di fede cattolica. La fine del pontificato ha anche provocato il cambio al vertice della banca vaticana, ovvero la Ior. Il nuovo presidente dovrebbe essere il tedesco von Freyberg, favorito sul belga De Corte. L’annuncio dovrebbe avvenire già nelle prossime ore. Per le finanze vaticane l’obiettivo sarà quello di aumentare la trasparenza e puntare all’ingresso nella white list dell’Ocse.

Mutui subprime torna il rischio bolla negli USA

A poco più di cinque anni dallo scoppio della crisi finanziaria negli Stati Uniti legata alla bolla dei mutui subprime, la speculazione sui prodotti finanziari strutturati torna prepotentemente alla ribalta in una fase di mercato dove i tassi di interessi sui minimi di sempre stanno spingendo gli investitori verso strumenti particolarmente rischiosi allo scopo di ottenere rendimenti reali molto positivi. Gli speculatori si sono lanciati nuovamente nella corsa all’acquisto di obbligazioni legate a prestiti per grandi progetti commerciali, dagli alberghi ai centri commerciali.

Mutui collegati al conto corrente per comprare casa

 Ne ha fatta di strada, anche in Italia, il sistema bancario per quel che riguarda l’offerta di mutui. In passato c’erano solo i mutui con il tasso fisso e con quello variabile; poi sono spuntati i mutui a tasso misto e, in ultimo, quelli con il “cap”, ovverosia con il tasso variabile ma con un tetto massimo in modo tale da proteggersi da eventuali rialzi eccessivi del costo del denaro. Ma c’è anche la possibilità di comprare casa con i cosiddetti “mutui offset”, finanziamenti immobiliari che permettono di abbassare la rata in base all’ammontare della liquidità presente sul conto corrente. Uno dei pionieri in tal senso è stata CheBanca!, la Banca per le famiglie del Gruppo Mediobanca con il “Mutuo Risparmio” che permette di abbassare la rata mensile da pagare in base all’ammontare delle giacenze sul conto corrente CheBanca! e/o sul Conto Tascabile CheBanca!.

Affondano gli indici e gli investitori puntano sui “classici”

 Nuovo affondo per gli indici mondiali: il rosso prevale su tutte le Piazze, con il Dow Jones Industrial Average che torna a puntare verso nuovi minimi, in un ribasso intraday fortemente direzionale e privo di rimbalzi.
Ma osservando da lontano, gli indici europei mantengono, nonostante la performance negativa, un quadro di breve periodo incoraggiante: l’S&P-Mib rintraccia dalla chiusura di ieri sopra la resistenza, ma non arriva a testare il supporto a 17950, importantissimo per le prossime sedute.

L’Eurostoxx in un’ora perde 100 punti scatenando le vendite fino al test della media mobile a 200 periodi sul grafico orario, che sembra aver attutito la caduta, anche se il vero supporto è posto a 2200 punti.
Tuttavia, la volatilità attuale unita ai veloci cambi di fronte, non fanno altro che far scappare gli investitori verso mercati ritenuti “storicamente” più sicuri (sempre che si possa parlare di sicurezza, nel mondo degli investimenti): oro ed immobili tornano a far parlare di sè, e viste le reazioni sui relativi mercati sembra proprio che i flussi monetari dei piccoli investitori si siano spostati gia in buona parte sui “preziosi” e sul “mattone”.

Sorgente sgr mette le mani sul “ferro da stiro”. Accordo per l’acquisto del Flatiron Building

Grazie alla forza dell’euro e alla debolezza del dollaro, l’Italia si è guadagnata un posto d’onore nel mercato immobiliare internazionale. La società Sorgente sgr di

Investimenti nel mattone: nonostante incentivi cala domanda immobili

Investire nel mattone è oggi la prima scelta dei risparmiatori italiani, poco fiduciosi verso il mondo delle azioni o dei titoli allettati da condizioni addirittura più favorevoli rispetto alla media europea. Infatti, dato il livello ancora basso dei tassi, è probabile che la via migliore resti l’acquisto finanziato da un mutuo, soprattutto nelle grandi città, dove gli affitti sono sempre più alti. Nel caso di stipula di un mutuo, inoltre, esiste il vantaggio di poter detrarre fiscalmente gli interessi passivi. Per queste ragioni il mattone è ormai riconosciuto da tutti come l’investimento rifugio per eccellenza. Inoltre ciò che dovrebbe spingere verso l’alto il mercato immobiliare alcuni elementi, tra cui l’andamento problematico delle borse, soprattutto in questi ultimi periodi, e, in generale, delle forme di investimento alternativo, l’esiguità del mercato della locazione ed il fatto che i rendimenti da locazione risultano essere competitivi rispetto ai rendimenti finanziari. Una limitazione è data invece dal fatto che, normalmente, i mutui al 100% sono concessi solo per l’acquisto o la costruzione della prima casa. Nel caso di seconda casa, l’importo massimo finanziabile torna ad essere pari ad un massimo dell’80%.