Oro è arrivato il momento di vendere?

 Il nuovo anno non è iniziato nel migliore dei modi per l’oro, che da inizio 2013 segna una performance negativa del 6,7%. Stamattina le quotazioni del prezioso metallo giallo sono scese sui minimi più bassi da luglio scorso, toccando quota 1.555 dollari l’oncia. A inizio anno l’oro valeva più di 1.660 dollari e sul finire di gennaio aveva sfiorato quota 1.700 dollari l’oncia. I massimi storici di 1.921 dollari, toccati nel settembre del 2011, sono sempre più lontani e molte banche d’affari iniziano a rivedere al ribasso le loro stime sul metallo.

Germania rimpatrierà quasi 700 tonnellate d’oro

 La Bundesbank, ovvero la Banca Centrale tedesca, rimpatrierà 674 tonnellate d’oro entro il 2020. Il valore dell’oro che sarà riportato in Germania dall’estero corrisponde a circa 27 miliardi di euro. Ad annunciare la notizia è stato Carl-Ludwig Thiele, membro del consiglio direttivo della “Buba”. Secondo Thiele l’obiettivo dell’istituto centrale teutonico è quello di conservare all’interno dei propri confini nazionali circa la metà delle 3.391 tonnellate d’oro possedute dalla Germania, che attualmente è il secondo paese al mondo con maggiori riserve d’oro (al primo posto ci sono gli Stati Uniti, al terzo posto l’Italia, quarta la Francia e quinta la Cina).

Saxo Bank previsioni shock 2013

 La banca danese Saxo Bank, specializzata nel trading online e negli investimenti, ha stilato una lista di 10 previsioni shock per il 2013, ovvero una serie di eventi all’apparenza improbabili ma che se dovessero accadere potrebbero avere un impatto molto significativo sul futuro dei mercati finanziari mondiali. Come ogni fine anno Saxo Bank effettua queste particolari previsioni “catastrofiche”, che in realtà non sono pronostici per il futuro bensì analisi di scenari di mercato poco probabili ma con un potenziale impatto devastante nel caso in cui dovessero clamorosamente avverarsi.

Previsioni Oro 2012

 Con gli USA che tentano il recupero e l’Eurozona che invece sfiora la catastrofe, gli investitori dove riversano i propri capitali?

Il mercato immobiliare resta forse in questo momento uno dei preferiti. Se invece si vuole far affidamento per una parte del proprio portafoglio ai prodotti finanziari, evitando quelli a basso rendimento ed escludendo i titoli di Stato, la scelta è quanto mai difficile. Dopo l’IPO di Facebook le novità attese in borsa sono ben poche ed il rischio è di inserirsi in una situazione di stallo pericolosa per gli investitori di lungo termine che cercano il guadagno sui grafici di lungo.

Tra le scelte preferite restano le commodities ed i metalli preziosi; Wheat Corn e Soybean secondo buona parte degli analisti potrebbero rivalutarsi nei prossimi anni dopo che la crisi ha ingiustamente affondato il loro valore, così come anche il Petrolio è atteso in salita nel medio termine (mentre sul lungo termine si sta’ ancora valutando l’effetto delle energie alternative sul mercato dei trasporti).

Investire in Oro maggio 2012

 L’avvio verso il secondo semestre del 2012 in corso continua a riservare sorprese ed anche sul mercato delle commodities si moltiplicano i dubbi e le incertezze.

Con gli USA che puntano ai target rialzisti, grazie anche all’IPO di Facebook ed all’ottimismo sullo sviluppo del settore hi-tech, tutte le preoccupazioni si riversano in Eurozona dove si continua a parlare di un’Euro diviso e della mancanza di un nucleo centrale in grado di gestire correttamente la moneta unica.

Le ripercussioni sul mercato dei cambi ha creato contrasti che ancora devono trovare soluzione, mentre sul mercato delle commodities gli investitori non riescono più a trovare “conforto”, dovendo comunque far fronte a problemi legati al passato.

Bilancio Fresnillo 2011

 È un 2011 da ricordare quello per la compagnia mineraria britannica Fresnillo, che ha chiuso l’ultimo esercizio con un bilancio molto positivo, contraddistinto principalmente dalla crescita dei profitti in significativa doppia cifra.

La società, attualmente quotata alla London Stock Exchange, ha infatti riscontrato un incremento degli utili netti pari a 36 punti percentuali, a 901,8 milioni di dollari, contro i 665,1 milioni di dollari dell’anno precedente. La determinante fondamentale di questo sviluppo è da ricondursi all’aumento record della produzione di oro, corrisposta a un progressivo aumento del prezzo del metallo prezioso, giunto nell’anno molto vicino ai suoi record storici, e contribuendo in tal modo a gonfiare il fatturato della compagine societaria.

Prezzo Oro in rialzo sui mercati internazionali

 Continua il rally dell’oro sui principali mercati internazionali. Grazie anche al risultato del voto del Parlamento di Atene le piazze finanziarie europee e mondiali stanno riscontrando una inaspettata ventata di ottimismo, che ha riguardato altresì le materie prime (oro in testa) e la forza delle quotazioni della valuta unica europea. 

Attualmente, il Ftse MIB sigla un incremento di 1,38 punti percentuali, guidando la corsa all’apprezzamento di tutte le Borse europee di principale riferimento. Parigi cresce di un punto percentuale, Francoforte guadagna 0,84 punti percentuali mentre Londra avanza attualmente di 0,67 punti percentuali. All’interno dei listini di Piazza Affari, molto bene i titoli bancari, con Banco Popolare in incremento di 4 punti percentuali.

Meglio investire in Btp o nell’Oro?

 Se c’è una domanda abbastanza condivisa nell’ultimo periodo è proprio questa; con i rendimenti dei Btp così alti è meglio investire in titoli di Stato o nei classici Lingotti d’oro? La realtà però è che come quasi sempre non esiste una risposta visto che la domanda è sbagliata.

I due mercati (uno il Mot e l’altro dei Metalli Preziosi) sono estremamente differenti proprio per come i prodotti finanziari sono strutturati; le influenze sui valori dei due diversi prodotti sono completamente diverse e sopratutto l’aspetto più importante è che il grado di rischio è completamente diverso.

Mentre sui titoli di Stato il rischio è determinato in pratica dal rating ad esso collegato, sul mercato del Gold ci si basa sulle previsioni ed il grado di rischio è pari a qualsiasi altro strumento finanziario, con però il vantaggio che storicamente stiamo parlando di uno degli up-trend più stabili nella storia.

Prezzi oro: 1.800 dollari per un’oncia

 In questo momento per comprare un’oncia d’oro ci vogliono la bellezza di 1.800 dollari americani. Se i possessori di titoli azionari si stanno in questo momento leccando le ferite a causa di un panic selling come non si vedeva dai tempi del fallimento della Lehman Brothers, gli investitori ed i possessori del metallo giallo se la ridono di gusto.

Oro: presto tornerà a salire?

 Il prezzo dell’Oro è salito in maniera praticamente costante negli ultimi anni fino a superare quota 1500 sul future di riferimento; il canale di salita che descrive il range intorno a cui le contrattazioni si svolgono indica che attualmente siamo a ridosso della parte bassa ed un rimbalzo potrebbe avvenire nel giro di due o tre giorni come è succede da tempo a questa parte.