Bank of England si adegua alla Fed e porta il tasso di inflazione al suo minimo storico

 Mervyn King, governatore della Bank of England, potrebbe decidere di abbandonare la sua reticenza per sostenere in maniera adeguata il sistema finanziario, reso sempre più debole dalla profonda recessione. Se King adottasse provvedimenti volti a tagliare il tasso di interesse del Regno Unito, che in tal caso scenderebbe al suo livello storico più basso, il governatore sarebbe allora costretto a seguire i dettami della Federal Reserve e ad adottare nuovi metodi per immettere denaro liquido nel sistema. Il primo provvedimento del governatore britannico sarà probabilmente quello di avviare un programma da 200 miliardi di sterline (290 miliardi di dollari) che permetta alle banche di rimpiazzare le garanzie illiquide per il debito governativo.


Nick Kounis, economista presso la società Fortis di Amsterdam ed ex funzionario del Tesoro britannico, ha così commentato la situazione:

Il bilanciamento tra l’azzardo morale e lo svolgimento delle operazioni necessarie a far risollevare l’economia si sta modificando. King si è comportato molto bene in passato, quando non è mai stato troppo magnanimo.

Il prossimo 8 gennaio il Monetary Policy Committe ridurrà il tasso di interesse dal 2% all’1,5%, secondo alcune previsioni degli analisti economici. Questo livello sarebbe il più basso della storia della Bank of England, dalla sua fondazione nel 1694: c’è inoltre da precisare che i tassi di mercato fissati dalla BCE si attestano sul 2,5%, mentre in Giappone e negli Stati Uniti sono vicini allo zero.

King era già stato messo sotto pressione nel 2007, all’epoca della crisi del credito, quando fu accusato di aver impiegato troppo tempo per sostenere il sistema bancario. Anche i legislatori si sono scagliati contro la Bank of England per non aver fatto abbastanza nell’ambito della vicenda che ha portato al fallimento della Northern Rock Plc. A settembre, tra l’altro, King si era rifiutato di estendere il suo Special Liquidity Scheme, ma il caso Lehman Brothers lo ha costretto a cambiare decisione (il programma sarà attivo dal prossimo 30 gennaio).

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