Come le innovazioni digitali stanno cambiando il modo di fare banca

Gli analisti dell’agenzia di qualificazione creditizia Scope Ratings hanno stilato una lista delle quattro grandi sfide che dovrà affrontare la banca europea nel 2020.

Senza dubbio le nuove tecnologie che stanno portando a grandi cambiamenti in ogni ambito della nostra vita avranno un ruolo cruciale anche nell’ambito bancario.

Oggigiorno ci basta avere uno smartphone a portata di mano per portare a termine un’infinità di attività, dal fare acquisti al trovare il modo più veloce per raggiungere un posto passando per l’intrattenimento. Sono infatti infinite le app di gioco e con un cellulare di nuova generazione è anche possibile accedere a casinò online per giocare a giochi come il blackjack NetBet.

Ma veniamo alle sfide che dovrà affrontare l’Europa nel settore bancario secondo l’agenzia Scope:

Eccesso di capacità

È evidente che le banche digitali stanno prendendo piede e superando in numero ed efficienza quelle che si basano ancora sugli stabilimenti fisici. È tuttora aperto il dibattito su quale sia la velocità più adeguata per affrontare la trasformazione digitale delle entità bancaria. A causa dei tassi di interessi sarà molto difficile per le banche mantenere le reti di uffici e le previsioni dicono che se nel 2019 esistevano 174.000 succursali bancarie nell’Unione Europea, alla fine del 2020 probabilmente la cifra scenderà a circa 140.000.

Maggiore concorrenza

Il settore bancario europeo sta già registrando un aumento di nuovi progetti finanziari di base tecnologica. I nuovi concorrenti fintech daranno filo da torcere alle banche in determinati segmenti del business come i pagamenti.

La concorrenza aumenterà durante il 2020 in ambiti centrali dell’attività bancaria, come i conti correnti, le carte di credito, le ipoteche e la consulenza finanziaria.

Redditi sopravvalutati

Secondo Scope le banche non otterranno migliori risultati rispetto a quelli raggiunti nel 2019 e ciò sarà causato dalla pressione dovuta alla nuova politica di tassi molto bassi della Banca Centrale Europea. Né una strategia di crescita basata su volumi più grandi, né l’investimento in nuovi business che generino più commissioni sembrano opzioni valide agli analisti dell’agenzia. Solo le banche grandi, più diversificate, avranno una maggiore capacità di resistenza in questo contesto.

Investimento nelle nuove tecnologie

Una delle soluzioni più ovvie per affrontare gli anni di pressione è la riduzione di costi e benefici di efficienza. Tuttavia, secondo Scope, questa opzione che sembra la più ovvia richiede un enorme investimento in tecnologie e trasformazione digitale a breve termine, qualcosa che non risulterebbe affatto economico e che quindi non sarebbe disponibile per tutto il settore.

Nello specifico, le banche digitali dovranno affrontare le sfide della rivoluzione tecnologica. In che aspetti?

  • Pagamenti mobile e conti digitali che permettono alle persone di pagare direttamente con gli smartphone senza utilizzare carte di credito.
  • ChatBot e comunicazione via Social Media per un servizio clienti rapido.
  • Biometria e banca digitale, ossia l’utilizzo dell’impronta digitale per verificare la propria identità.
  • Piattaforme di API bancarie che permettano accessi sicuri per controllare le proprie transazioni.
  • Hackathon bancari e Laboratori di innovazione aperta, saranno sempre più frequenti per operare integrazioni di soluzioni fintech alle piattaforme bancarie.
  • Trasformazione e cultura digitale. Non servirebbe a nulla l’introduzione di tutte le tecnologie appena descritte se non vanno a braccetto di un cambiamento culturale degli stessi impiegati che sono coloro che rispondono alle necessità dei clienti.