G8: rincari energetici e crisi alimentare

Il G8 si riunisce da domani a Toyako, nell’isola dell’Hokkaido. Quest’anno la discussione sarà incentrata sui cambiamenti climatici, ma anche su come impedire che la corsa dei prezzi energetici ed alimentari e come ciò danneggi l’economia globale accelerando inflazione e instabilità in un momento di turbolenze sui mercati finanziari. Il G8 quindi

Esaminera’ una vasta gamma di misure necessarie per garantire il rifornimento alimentare nel mondo e lottare contro l’aumento dei prezzi.

Lo ha detto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, in una intervista al giornale tedesco Tagesspiegel am Sonntag. Le misure hanno l’obiettivo di assicurare un rimedio a breve termine alla crisi alimentare e una strategia di lungo periodo.

Il petrolio è arrivato a 145 dollari e sicuramente sarà espressa una grave preoccupazione, ribadito un impegno generico a monitorare il mercato e le cause complesse dei rincari a fini di maggiore trasparenza, con un appello a un più approfondito dialogo tra produttori e consumatori.


Intanto, in vista dell’appuntamento sono già cominciate le manifestazioni di protesta. Circa cinquemila persone sono scese in piazza sabato 5 luglio a Sapporo, nel nord del Paese.

Paesi membri del G8 sono venuti meno alle loro responsabilità.

Ha denunciato Akiyoshi Ishida, uno degli organizzatori della manifestazione, sottolineando i fallimenti nella lotta alla povertà e ai cambiamenti climatici e la crisi alimentare. In virtù di ciò il G8 esplorera’ la possibilita’ di eliminare alcune restrizioni alle esportazioni, che impediscono ai paesi piu’ poveri l’accesso all’eccedenza di cibo delle nazioni ricche. Alcuni Paesi, come Giappone e Italia, stanno già annunciando autonomamente un aumento dei loro aiuti ai Paesi che soffrono per i rincari e le carenze di cibo. Il G-8 sonderà varie proposte per contrastare la crisi, come quella di creare scorte di emergenza.

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