Rallentamento economico nei Paesi OCSE: economia italiana in frenata

Non sono positive le prospettive di crescita per i Paesi della zona Ocse, a segnalarlo è il superindice di dicembre, che segna un segno negativo dello 0,3, a 99,1 punti. In un anno il calo è di 2,1 punti. La flessione è più accentuata per l’Italia: -1,2 a 95,3 punti su base mensile, -3,4 su base annuale. Per la zona euro il superindice registra un calo dello 0,4 a 98,1 punti rispetto a novembre e del 2,2 rispetto al dicembre 2006. Per gli Stati Uniti l’Ocse segnala un -0,7 a 99,8 punti su base mensile e -1,8 su quella annuale. Quanto al Regno Unito, il superindice vede un -0,2 a 100,3 punti a dicembre e un -0,1 punti al di sotto del livello dell’anno prima. Continuano così a peggiorare le prospettive di crescita economica dell’Italia, così come quelle di tutti i maggiori Paesi dell’area dell’Ocse.


La tendenza al rallentamento economico sembra estendersi fino ai Paesi emergenti: per il Dragone cinese il Superindice segna un calo da 0,7 punti dal mese precedente e 0,9 punti su base annua. Oltre alla Cina, anche Russia e Brasile registrano a dicembre flessioni sul Superindice, rispettivamente per 0,6 e 0,2 punti, ma nel loro caso il paragone su base annua resta positivo: +1,3 punti per la Russia e +4,9 punti per il Brasile. Questi Paesi non fanno parte dell’Area Ocse ma vengono comunque monitorati in ragione del rilevante contributo alla crescita globale.

Il tasso di disoccupazione nell’area Ocse è rimasto invece invariato al 5,5% in dicembre rispetto a novembre, mentre è calato dello 0,3% rispetto a un anno fa. Il tasso è rimasto invariato al 7,2% nell’Eurozona (-0,6% rispetto al dicembre 2006) mentre negli Usa è sceso al 4,9% dal 5% di novembre.

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