Uscita Grecia più probabile: l’attacco del Der Spiegel

 L’uscita della Grecia sembra essere sempre più probabile. Secondo quanto afferma il settimanale tedesco, infatti, il Fondo Monetario Internazionale sarebbe pronto a bloccare gli aiuti ad Atene, con ciò che ne conseguirà in merito alla fuoriuscita della penisola ellenica dell’area euro. Il Fondo sembra infatti esser intenzionato a tenere fede al programma di riforme già concordato, e a ridurre il debito. Una posizione confermata dal vicecancelliere e ministro dell’Economia. Philipp Roesler.

Il ministro dell’Economia tedesco ha infatti affermato come “un’uscita della Grecia dall’eurozona non sarebbe un dramma, e io sono sempre più scettico sulle possibilità di Atene di riuscire a restarvi. (…) Io sono più che scettico sulla possibilità che la Grecia ce la faccia” – ha proseguito il vicecancelliere – “Secondo me l’ipotesi di un’uscita della Grecia ha da tempo perduto il suo valore di notizia spaventosa”.

Il tutto, tradotto in termini più pragmatici, vuol dire che la Germania non vede alcuna possibilità di successo nei confronti del programma di ristrutturazione del debito greco, ponendo come traguardo di fine della vita di Atene all’interno dell’eurozona nel prossimo mese di settembre (o ottobre), quando la troika presenterà il suo rapporto sulla Grecia, sancendo l’impossibilità di far fronte agli impegni presi.

Le dichiarazioni di Roesler non sono, comunque, le uniche pessimistiche. Stando a Der Spiegel, il Fondo ha informato i vertici europei di aver sostanzialmente perso la pazienza con la Grecia, e che se Atene avrà un ulteriore rinvio della scadenza posta dalla troika al 2020, per ridurre il proprio debito sovrano a circa il 120 per cento del Prodotto Interno Lordo, ciò dovrebbe render necessari nuovi aiuti tra i 10 e i 50 miliardi di euro, cui il Fondo non sarebbe disposto a partecipare.

Ad aggravare lo scenario sono le dichiarazioni provenienti dalla stessa Grecia, con Samaras che dichiara come i tagli a breve per 11 miliardi di euro, chiesti dagli accordi, non sono realizzabili per la situazione economica, sociale e tributaria, definitiva “drammatica”.

Intanto, se la Grecia non se la passa certo bene, più di qualcuno si domanda se anche l’Italia possa o meno fallire. Se volete saperne di più, questo è il nostro approfondimento in materia.

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