Bonus 600 euro Inps, le cause di esclusione

In attesa del decreto di Maggio che dovrebbe indicare in quale misura e modo le partite Iva possano ricevere il bonus di sostegno Covid-19, vediamo insieme quali sono state le principali cause di esclusione dalla ricezione del bonus 600 euro INPS dello scorso mese.

 

Bonus 600 euro INPS: non tutti lo hanno ricevuto

Per prima cosa è necessario sottolineare che a causa del grande flusso di domande e alla inadeguatezza del sistema informatico dell’INPS, in concorso con la necessità d’ingranare per ciò che concerne lo smart working, le verifiche necessarie all’erogazione del bonus sono avvenute con più lentezza e difficoltà del previsto.  La domanda è: come deve comportarsi chi non l’ha ricevuto? La domanda è da considerarsi valida o scartata?

A suo tempo il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aveva assicurato che il bonus sarebbe stato accreditato sul conto corrente delle partite Iva che ne avevano fatto richiesta entro e non oltre la settimana di Pasqua. La realtà dei fatti? Non tutti l’hanno ricevuto. Lo stesso presidente della cassa previdenziale ha sottolineato come molte richieste siano ancora in lavorazione e che 3,5 milioni di bonus su una richiesta di 4,4 milioni siano stati erogati.

Novecentocinquantotto domande sono in fase di elaborazione e 32.919 devono essere corrette.

Cause del rifiuto della domanda bonus

Parliamo ora del rifiuto: almeno 400 mila domande di bonus 600 euro INPS verranno scartate e le cause potranno essere diverse. La prima tra tutte? Il mancato possesso dei requisiti. La seconda? La comunicazione di dati errati. In questa seconda possibilità, la cassa previdenziale ha dato modo e sta ancora lavorando sull’opzione di sanare l’errore.

Nel caso la propria domanda per il bonus 600 INPS sia stata respinta, le motivazioni potranno essere le seguenti:

  • Iban scorretto (non legato alla persona fisica che richiede il bonus o cointestato)
  • Errata comunicazione dei dati sensibili che non consentono il riconoscimento del contribuente
  • Mancata indicazione della categoria di appartenenza o di qualsiasi altra informazione essenziale
  • Si è lavoratori del mondo dello spettacolo che non vantano almeno 30 giorni lavorativi nel 2019 nella gestione ex Enpals

Per verificare lo stato di lavorazione della propria domanda di bonus basta collegarsi alla sezione del sito INPS legata all’invio della richiesta di bonus Covid-19. Importante: come già anticipato l’istituto sta lavorando per poter dar modo agli iscritti di correggere l’errore in specifici casi ma si dovrà aspettare che la domanda venga effettivamente scartata essendo impossibile al momento agire sulle richieste in elaborazione. E per il bonus di aprile (il cui decreto sarà presentato questo mese, N.d.R)? Le notizie sono discordanti sulla cifra, sebbene si parli di una stretta sui requisiti.