Legge di Stabilità: la norma sui distretti turistici

 La Legge di Stabilità per il 2012 va analizzata nel dettaglio per comprenderne la portata delle novità e i vari settori che sono coinvolti: uno di questi è quello turistico, con l’articolo 17 che si riferisce direttamente ai relativi distretti. Come recita espressamente il testo in questione, all’articolo 3, comma 5, del Decreto 70 del 2011 (il cosiddetto “Decreto Sviluppo”) deve essere aggiunto un periodo specifico: Il relativo procedimento si intende concluso favorevolmente per gli interessati se l’amministrazione competente non comunica all’interessato, nel termine di novanta giorni dall’avvio del procedimento, il provvedimento di diniego. La norma in questione non è altro che una delle ultime proposte del Ministero del Turismo, il quale non è stato preso in considerazione e conseguentemente eliminato dal nuovo governo Monti.

In pratica, è stato introdotto il principio del silenzio-assenso per quel che concerne la formazione di questi distretti turistici, in particolare quelli del settore costiero. Nel dettaglio, le imprese turistiche, ma anche quelle che sono attive nell’ambito della ristorazione e dei parchi di divertimento, avranno la possibilità di rendere migliore e più qualificata l’offerta nazionale e internazionale, aumentando lo sviluppo delle aree del distretto stesso, rendendo più efficiente l’organizzazione e la produzione dei servizi e assicurando nuove certezze dal punto di vista giuridico. La semplificazione amministrativa, inoltre, è un altro obiettivo su cui si fa un grande affidamento. La domanda per la strutturazione del distretto verrà accolta soltanto nel caso in cui siano trascorsi novanta giorni dalla sua presentazione effettiva, mentre la comunicazione dovrà riguardare necessariamente uno dei richiedenti entro i successivi dieci giorni dalla scadenza.

Le varie semplificazioni per i distretti turistici diventeranno una realtà concreta quando il presidente del Consiglio avrà emanato un apposito decreto legislativo: il novero comprendere i benefici relativi alla ricerca e allo sviluppo, la costituzione delle zone a burocrazia zero e la creazione di sportelli unici dell’Inps.

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