Citigroup e Ref in disaccordo sulle stime di crescita dell’Italia

 Non si può certo dire che vi sia concordanza di vedute per quel che riguarda i dati di crescita del nostro paese e il modo in cui potrebbe uscire dalla recessione. Secondo Citigroup, infatti, l’esaurimento delle scorte potrebbe essere un fattore essenziale in questo senso: la banca statunitense ha stimato per l’Italia un calo del Pil nel terzo trimestre, ma solo dello 0,1%, e una crescita di 0,2 punti percentuali nel quarto. Una situazione di questo tipo vorrebbe dire che assisteremo a una contrazione media del 5% nel 2009, con la speranza di recuperare un modesto 0,4% nel prossimo anno. Se per Citigroup i dati sul commercio con i paesi non Ue hanno contribuito a migliorare le stime di crescita per l’Italia, l’indagine congiunta RefConfesercenti disegna uno scenario diverso, con una crescita economica non significativa nel biennio 2010-2011, del tutto insufficiente per recuperare le perdite.

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