Paypal: costi ed alternative

Paypal è uno strumento di pagamento largamente utilizzato nell’e-commerce, che si appoggia sulla vostra carta prepagata, carta di credito o conto corrente. La su popolarità è dovuta soprattutto al suo accostamento con il sito di aste E-bay, il quale ha acqusito PayPal nel 2002.

Con Paypal basta essere registrati sul sito (cosa che necessita dei vostri dati anagrafici e del vostro indirizzo email. In Italia a due anni dall’arrivo di Paypal e del suo sito localizzato i conti registrati sono più di due milioni (143 milioni milioni di conti in 190 paesi) con un volume di pagamenti di 220 milioni di euro nel 2006 ed un tasso di crescita annuo del 176%. Il traffico di pagamenti del 2007 è stato di 14 miliardi totali con un bilancio di 563 milioni di dollari netti.

Paypal ha continuamento investito per accrescere la sicurezza dei pagamenti online (anche se restano consigliabili le carte prepagate). Recentemente Ebay, tramite Paypal, ha acquisito per 169 milioni dollari, l’azienda israeliana Fraud Science, che opera nel campo della sicurezza delle transazioni on line.


Negli Stati Uniti Paypal sta anche sperimentando l’uso del dispositivo one time password (già usato da molte banche), in grado di generare un codice di 6 caratteri ogni 30 secondi. Il progetto per il momento costa agli utenti che ne vogliono usufruire 5 dollari.

Veniamo invece a parlare dei costi delle transazioni tramite Paypal, recentemente ribassate: il servizio è gratuito per gli acquirenti, ed i conti non hanno costi. La ricezione del pagamento invece è soggetta a commissioni, che possono variare da 3,4% per somme basse e privati, all’1,9% per i commercianti che muovono grosse cifre mensilmente.

Ciascuna transazione comprende anche un costo fisso legato alla valuta (l’euro ad esempio “costa” 35 centesimi). Paypal indubbiamente sfrutta la sua leadership nel campo dei pagamenti on line proponendo tariffe non sempre economiche, soprattutto se si tratta di cifre basse. Ma ci sono delle alternative?

Una ad esempio è Money Brokers, che ha modalità praticamente uguali ed altrettanto semplici rispetto a quelle di Paypal, ma prevede commissioni più basse: la ricezione dei soldi è gratis, mentre l’invio di denaro costa l’1% (per un masimo di 0,50 centesimi) per gli utenti privati.

3 commenti su “Paypal: costi ed alternative”

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