Fiat esclude aumento di capitale

 Partenza sprint questa mattina per le azioni Fiat, che mettono a segno un interessante rally alla borsa di Milano dopo l’assemblea di ieri. Il titolo Fiat segna un rialzo del 3,86% a 4,194 euro, ma i prezzi hanno già toccato un top intraday a 4,24 euro. Il titolo del Lingotto è salito sui massimi a otto giorni. Ieri bilancio Fiat 2012 approvato dall’Assemblea, durante la quale è stata confermata la volontà di rafforzare il capitale dopo la fusione con la controllata americana Chrysler ma attraverso la vendita di asset.

Insomma, non sarà seguita la strada della raccolta di capitale direttamente sul mercato. E’ probabilmente questo l’elemento più importante emerso dall’assemblea di ieri, in quanto il gruppo Fiat ha escluso un aumento di capitale a breve termine. Dare il via a un piano di dismissioni di asset non strategici sarà la strada più facilmente percorribile e probabilmente anche quella più apprezzata dal mercato. Secondo gli esperti di Mediobanca, però, la vendita di Magneti Marelli non sarà semplice.

Gli analisti della banca d’affari di Piazzetta Cuccia ritengono che “il business captive e della componentistica auto non sono in buona forma e l’unico acquirente potrebbe offrire un prezzo così basso che Fiat non accetterà”. Viene esclusa, quindi, la pista della ricapitalizzazione, anche se qualche settimana fa Morgan Stanley aveva dichiarato che per Fiat aumento di capitale è un’opportunità. Alla fine, secondo gli esperti di Mediobanca, Fiat vederà una tra Ferrari e Alfa Romeo. La merchant bank preferirebbe la cessione di Alfa Romeo “a un prezzo elevato a un player non europeo”.

Tuttavia, secondo l’amministratore delegato Sergio Marchionne, questo tema sarà trattato non prima del 2014 e forse addirittura nel 2015. Il numero uno della casa automobilistica torinese ha confermato che la fusione con Chrysler dovrebbe avvenre prima del 2014. Intanto, Mediobanca ha ribadito la sua raccomandazione “neutral” sul titolo con target price a 4,5 euro. Lo stesso giudizio viene assegnato anche dagli specialisti di Intermonte. Il rating indicato da Banca Imi è invece “hold” con target a 4,56 euro.

Lascia un commento