Piazza Affari regina d’Europa verso quota 17mila

 La borsa di Milano continua a fare meglio rispetto alle altre piazze finanziarie continentali. Ieri Piazza Affari è stata la migliore borsa in Europa, con l’indice FTSE MIB che ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,05% a 16.042 punti, trainato soprattutto dai titoli bancari. Piazza Affari non ha affatto risentito del taglio delle stime sull’economia mondiale di Fitch, che prevede anche rischi al ribasso per i mercati azionari a causa delle incognite legate al fiscal cliff negli Stati Uniti. Il titolo migliore ieri è stato Banca Mps, che ha chiuso con un rialzo del 6,86%.

Secondo Commerzbank, l’Italia non sarà in grado di raggiungere l’obiettivo di riduzione del deficit al 2,6% del pil nel 2012. Gli specialisti della banca tedesca ritengono che, senza ulteriori misure di austerità, il governo non riuscirà a centrare nemmeno il target dell’1,6% del rapporto deficit/pil 2013. Tuttavia, il paese non rischia sanzioni dell’Ue, visto che Bruxelles ha fatto intendere di essere molto meno intransigente con i paesi in difficoltà economica.

La view di Commerzbank fa da contraltare a quella del ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, secondo il quale l’Italia centrerà gli obiettivi relativi al deficit di bilancio sia nel 2013 che nel 2014. Grilli ha dichiarato che “l’Italia è risultata assolutamente in linea con gli impegni di riconduzione del deficit all’interno degli obiettivi previsti per l’anno prossimo e il seguente”. Intanto, ieri lo spread Btp-Bund ha chiuso a 302 punti base, dopo essere sceso fino a 296. Siamo sui livelli evidenziati lo scorso marzo e vicini al primo target sullo spread di Mario Monti a 287 punti.

La borsa milanese, invece, sembra avere le carte in regola per portare avanti un rally di fine anno. Piazza Affari potrebbe salire fino a 17mila punti entro fine mese, grazie alla spinta dei titoli bancari che anche ieri hanno sovraperformato rispetto al benchmark di riferimento. In particolare continua l’ascesa del titolo Unicredit (+2,51% a 3,752 euro), che ieri è salito sopra 3,76 euro sui livelli più alti dallo sscorso metà settembre. Sale con decisione anche Maire Tecnimont (+5,06% a 0,378 euro), grazie all’aggiudicazione di un nuovo contratto in Messico.

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