Aumento di capitale per salvare galassia Ligresti

 Inizia finalmente a prendere forma l’ingresso di Unipol nell’azionariato di Premafin, che detiene il controllo di Fondiaria Sai. Con l’approvazione dell’aumento di capitale riservato alla società bolognese, le cooperative emiliane hanno di fatto fornito il via libera per una operazione che dovrebbe avere un controvalore di quasi 1,5 miliardi di euro, e che dovrebbe costituire passo necessario per poter realizzare l’attesa elaborazione del nuovo polo assicurativo.

Come si evince da una nota Unipol, l’accordo prevede che Premafin deliberi un aumento di capitale riservato a Unipol Gruppo Finanziario per un massimo di 400 milioni di euro. A sua volta Unipol procederà a domandare ai suoi una delega per il consiglio di amministrazione per un aumento di capitale fino a un importo massimo di 1,1 miliardi di euro. Un aumento riservato che dovrebbe permettere a Premafin di recuperare le risorse utili per poter partecipare per le quote di pertinenza all’aumento di capitale di Fonsai.

Come spiegato da Paolo Ligresti (figlio di Salvatore), l’impegno economico di Unipol confluirà in maniera “esclusiva ed integrale” all’interno di Premafin, con “le dimissioni, con effetto dalla data di sottoscrizione” dell’aumento Premafin, “degli amministratori attualmente in carica e le relative manleve”.

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Ancora, Paolo Ligresti ha spiegato come la tabella di marcia non preveda ancora una riunione del patto di sindacato della famiglia Ligresti che controlla la holding Premafin. “Si fa tutto in Premafin” – avrebbe in merito ribadito Ligresti, all’uscita dello studio legale dove erano presenti tutti i componenti della famiglia. “Qui abbiamo visto le carte” – ha aggiunto Paolo Ligresti – “abbiamo visto la bozza dell’accordo, poi ci sono questioni che stanno vedendo i legali”.

Nessun commento da parte dell’amministratore delegato di Unipol Carlo Cimbri.

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