Scudo Bce su tassi bond

 La Banca Centrale Europea sta per attaccare l’esercito della crisi finanziaria con nuove armi. Su tutte, la possibilità di fissare i margini di oscillazione dei tassi dei bond. A lanciare l’indiscrezione, che potrebbe trovare conferme più o meno attese, è stato il settimanale tedesco Der Spiegel, che si dice convinto che l’istituto guidato da Mario Draghi produrrà un simile comportamento nel corso delle prossime sedute. Ma come funzionerà questo nuovo scudo della Banca Centrale Europea? E sarà effettivamente valido per contrastare i pericoli della crisi?

La Bce – sostiene il settimanale tedesco – vedrebbe di buon occhio tale azione per poter efficacemente contrastare le misure speculative da parte degli investitori internazionali. L’introduzione dei limiti delle oscillazioni dei tassi di interesse sui titoli di Stato”, almeno per i Paesi dell’eurozona, ancor prima di cominciare a intervenire in soccorso di quelli in difficoltà (leggasi Spagna), potrebbe infatti essere uno strumento realmente incisivo. A patto di farlo digerire agli oppositori, già pronti sul piede di guerra (sebbene in fase di contrasto calante, come avevamo osservato pochi giorni fa: Berlino appoggia Draghi, borse in salita).

Quel che è certo è che con un meccanismo che ponga dei cap e dei floor ai tassi dei titoli di Stato, “gli investitori riceverebbero un segnale sul livello degli interessi considerato accettabile dalla Bce”e al tempo stesso la Banca Centrale “non solo metterà le briglie” – continua il Der Spiegel – “ai costi per rifinanziare i Paesi in difficolt”, ma riuscirà anche a conseguire che “il differenziale tra i tassi di interesse nei Paesi dell’eurozona non diventi troppo elevato” e, pertanto, insostenibile per i Paesi membri.

L’ipotesi – prosegue ancora il Der Spiegel in un’intuizione che ancora campeggia sulla versione online del magazine .- “verrà discussa nel corso della prossima riunione del board della Obce ad inizio di settembre. Quello che è certo fino d’ora è che la Bce farà in modo che in futuro vi sia una maggiore trasparenza nelle operazioni che riguardano i titoli di Stato”.

Se volete approfondire, qui c’è un nostro focus in merito: Mario Draghi e la crisi dell’euro.

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