Campari ha appena pubblicato gli ultimi risultati relativi alla performance operativa del 2011, che si confermano in forte crescita rispetto all’anno precedente. Di qui, la volontà di premiare gli azionisti della compagnia, mediante lo stacco di un dividendo che sarà più “grasso” di 16,7 punti percentuali rispetto a quanto applicato nel corso dell’anno precedente.
Più nel dettaglio, Campari ha affermato che il proprio fatturato è cresciuto di 9,6 punti percentuali su base annua, con tutte le principali combinazioni di prodotti e di mercati in sviluppo, e con un miglioramento del livello di diversificazione geografica e di segmento. Il peso del business internazionale è infatti aumentato a 68,4 punti percentuali, contro il precedente 65,8 punti percentuali, mentre il segmento spirit si apprezza fino a toccare i 76,6 punti percentuali, contro i precedenti 75,4 punti percentuali.
Per quanto concerne i principali indicatori di performance, sottolineiamo la presenza di un EBITDA in crescita a doppia cifra (+ 10,3%), nonostante il peso dell’incidenza degli investimenti di marketing (+ 50 basis points sulle vendite). L’utile netto è invece ammontato a quota 159,2 milioni di euro (rettificato, 167,5 milioni di euro), con un dividendo proposto, appunto, pari a 0,07 euro per azione (+ 16,7% su base annua).
Bob Kunze-Concewitz, amministratore delegato del gruppo, ha dichiarato in merito come “i risultati 2011 confermano l’estrema solidità di Campari. I significativi investimenti in marketing e in nuove strutture distributive, unitamente all’attività di innovazione di prodotto e alle acquisizioni, hanno ulteriormente rafforzato il nostro business, ampliandone le opportunità di sviluppo in termini di combinazioni prodotto – mercato”.
► CAMPARI E’ TRA LE MIGLIORI BLUE CHIPS DEL 2011
“Guardando al 2012” – ha poi concluso il CEO – “nonostante il primo trimestre, storicamente di bassa stagionalità, possa scontare gli effetti penalizzanti di una base di confronto difficile e di alcuni fattori contingenti, che prevediamo possano essere recuperati nel resto dell’anno, le nostre previsioni rimangono orientate a un cauto ottimismo. In particolare, riteniamo che i solidi fondamentali del nostro business continueranno a supportare la nostra crescita e ci aiuteranno ad affrontare le sfide poste dal mutato contesto macroeconomico, da un rafforzato controllo del credito e dal completamento delle nuove strutture commerciali. Inoltre, rimaniamo ottimisti riguardo al potenziale di medio lungo termine dei nostri principali motori di crescita”.