Aggiotaggio informativo su convertendo Fiat

 La Corte di Cassazione ha annullato le assoluzioni accordate a Gabetti e Grande Stevens, ex vertici di Ifil ed Exor, nell’ambito del procedimento per aggiotaggio informativo sul convertendo Fiat. Di conseguenza, i due ex vertici delle società del gruppo torneranno a processo: una novità che tuttavia non dovrebbe avere alcun effetto sostanziale, visto e considerato che il termine di prescrizione è stabilito per il febbraio del 2013, ed è pertanto molto arduo che si possa arrivare a conclusione.

In maniera più specifica, la quinta sezione penale, accogliendo il ricorso della Procura di Torino, della Procura Generale e della Consob nei confronti di Gianluigi Gabetti e di Franzo Grande Stevens, della Ifil Investments e della Giovani Agnelli Sapaz, ha disposto un rinvio alla Corte d’Appello di Torino, che dovrà riformulare il giudizio di secondo grado.

Come sopra anticipato fin dall’introduzione di questo nostro breve approfondimento sulla vicenda che coinvolge alcuni dei massimi dirigenti delle società, il presunto reato dovrebbe risultare prescritto nel febbraio del prossimo anno.

FIAT PERDE QUOTE DI MERCATO

Inoltre, la decisione della Corte di Cassazione non riguarderebbe la terza figura chiamata in causa, Virgilio Marrone, per il quale l’assoluzione rimane confermata. Saranno tuttavia processate anche due persone giuridiche, la  Exor (ex Ifil) e l’accomandita Giovani Agnelli Sapaz.

EXOR PREPARA INVESTIMENTI FINO A UN MILIARDO DI EURO

I fatti si riferiscono all’equity swap IfilExor, una operazione finanziaria che nel settembre del 2005 permise alla Ifil di conservare il controllo della Fiat. Il processo riguarda solamente un comunicato diffuso da Torino, su richiesta Consob, il 24 agosto del 2005, in cui veniva spiegato che non erano in programma o allo studio iniziative particolari sul titolo Fiat, pur essendo in vista del convertendo con le banche.

Vi terremo informati dell’evoluzione della vicenda, sebbene – ripetiamo per la terza volta – è davvero difficile che il processo possa concludersi efficacemente con una nuova pronuncia.

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