Colaninno alla guida di Alitalia

 Dopo la dimissioni del precedente amministratore delegato, Andrea Ragnetti (che ha rassegnato le dimissioni anche da consigliere di amministrazione e di Air One, oltre che da Direttore Generale della compagnia di bandiera), il presidente del board Roberto Colaninno ha assunto ad interim le deleghe, su attribuzione del consiglio di amministrazione. Un incarico di transizione, fino alla nomina del nuovo amministratore delegato.

A precisare quanto accaduto nella recente giornata è stata una nota della società, con la quale si prende atto delle dimissioni del precedente manager, e si indica nella persona più probabile il traghettatore verso la nuova epoca di Alitalia (vedi anche Alitalia lascia gli slot Linate – Fiumicino).

Mentre nel consiglio di amministrazione regna il caos determinato dalle tensioni manageriali, si fa sempre più ampio e profondo il rosso nei conti societari, con una perdita netta di Alitalia-Cai relativa che per l’esercizio 2012 – dopo accantonamenti e oneri straordinari – è salita a 280 milioni di euro rispetto al rosso di 69 milioni contabilizzato nel 2011. A peggiorare è anche la perdita operativa, passata da 6 milioni a 119 milioni di euro.

Infine, precisava una nota dell’agenzia di stampa Reuters, gli oneri straordinari hanno dovuto comprendere circa 91 milioni di euro di a svalutazioni, manutenzioni e vendite di aerei, nell’ambito del rinnovamento della flotta conclusosi a dicembre 2012. Più positiva la considerazione sui ricavi, cresciuti del 3,3 per cento a 3,594 miliardi di euro, con un buon balzo del fatturato legato alle attività internazionali ed intercontinentali – cresciuto del 7, raggiungendo il 64 per cento del totale dei ricavi da traffico passeggeri (vedi anche Accordo Alitalia – Air France – parla Passera).

Ancora, sempre nel 2012, la società ha avuto modo di trasportare più di 24 milioni di passeggeri, con un load factor in crescita di 1,8 punti percentuali, al 74,6%. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre è infine risultato pari a 1.028 milioni, in aumento di 175 milioni rispetto al 31 dicembre 2011 (854 milioni).

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