Crt diminuisce quote Unicredit

La Fondazione Crt vende alcune quote Unicredit riposizionandosi sul capitale della banca, dove scende dal precedente 3,8 per cento all’attuale 2,5 per cento. Ne consegue che il primo socio italiano dell’istituto diventa la Cariverona, subito dietro le spalle del fondo sovrano di Abu Dhabi, la Aabar Investments, e del fondo Pamplona. La vendita di 0,7 punti percentuali di capitale porta inoltre Crt a finire anche dietro la posizione di Carimonte.

Come riportato da Giovanni Berneschi sulle pagine di Milano Finanza del 5 gennaio 2013, si tratta di una discesa “fotografata dalla comunicazione della Consob sulle partecipazioni rilevanti e risale al 21 dicembre. La quota precedente della Crt era, nel dettaglio, del 3,856% del capitale dal 10 febbraio e l’ente torinese figurava a questo livello ancora l’11 maggio, all’assemblea degli azionisti Unicredit. La limatura, si apprende da fonti finanziarie, è stata realizzata dall’ente progressivamente nel corso dell’anno, nell’ambito della normale gestione finanziaria degli investimenti” (vedi anche Fondazione CRT lima la sua partecipazione in Atlantia).

La quota posseduta ora è diretta per l’1,594 per cento e come prestatore e senza diritti di voto per lo 0,913 per cento. “Quella della Crt in Unicredit è insomma una discesa di natura finanziaria, ma fa comunque sensazione” – ricordava ancora, opportunamente, Berneschi – “La fondazione torinese è stata infatti tra i soci che in questi anni maggiormente si sono spesi negli aumenti di capitale della banca di Piazza Cordusio e con il proprio pivot Fabrizio Palenzona (vicepresidente di Unicredit) ha avuto un ruolo centrale sulle strategie del gruppo, in tutti i momenti chiave della sua storia: dalla nascita nel 1998 all’uscita di Alessandro Profumo e alla scelta di Federico Ghizzoni come capo azienda nel 2011″.

C’è chi, infine, ricollega questo parziale disimpegno finanziario alla recente variazione di carica, con il passaggio del testimone del ruolo del presidente avvenuto a inizio di dicembre, da Andrea Comba (rimasto ai vertici della fondazione per 19 anni) a Antonio Maria Marocco (vedi anche Nuovo presidente Unicredit Giuseppe Vita ).

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