Generali meglio all’Est che in Italia

 Generali conseguite una buona crescita dei ricavi annui. Il merito va attribuito in maniera maggioritaria all’andamento conseguito in Germania e nell’Est Europa, che hanno spinto i premi complessivi fino a 70 miliardi di euro. Delude invece l’andamento della domanda interna, evidentemente in grado di riflettere, ancora una volta, la crisi in atto in Italia. Complessivamente, il fatturato del gruppo assicurativo è cresciuto del 3,2 per cento a 69,6 miliardi di euro.

Buona la prestazione dei premi Vita, in incremento del 3,1 per cento a 46,8 miliardi di euro, mentre i premi danni sono aumenti del 3,3 per cento a 22,8 miliardi di euro. “Il comparto finanziario” – approfondiva qualche ore fa La Repubblica nella sua edizione online – “ha beneficiato delle buone performance delle linee risparmio (+5,8%) e protezione (+3,2%), mentre nei rischi il trend positivo è soprattutto del comparto “non auto” (+4,6%, contro il +1,4% dei premi a quattro ruote). La distribuzione per area geografica è rivelatrice, perchè in sostanza le attività sono una fotocopia delle situazioni economiche nei singoli Paesi in cui il Leone è presente. In Italia si registra una contrazione dello 0,5%, mentre crescono in tutte le altre aree: Francia +0,6% a 13,1 miliardi, Germania +6% a 17,6 miliardi, Europa centro-orientale (Cee) +6,9% a 4,1 miliardi, resto d’Europa +3,1% a 10,3 miliardi, resto del mondo +16,1% a 4,4 miliardi” (vedi anche Banca Generali record su record a Piazza Affari).

Una nota societaria ricorda inoltre come nel segmento Vita italiano, “nonostante la flessione registrata dal mercato, la performance è positiva (+0,4%)”. In questo caso le determinanti positive sono da ricercarsi nei prodotti previdenziali, con un contributo in crescita del 15 per cento. Bene anche le polizze collettive e i fondi pensione (+9,4 per cento).

Dal segmento Vita a quello Danni il passo è breve: anche in questo comparto il merito della crescita è attribuibile alle attività tedesche, in incremento del 7 per cento, e a quelle dei Paesi dell’Europa del Centro – Oriente, in incremento del 9,8 per cento (vedi anche Generali punta sulla Russia).

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