Intesa Sanpaolo prima trimestrale 2012

 È certamente positiva, soprattutto in valutazione del contesto generale, la prima trimestrale 2012 di Intesa Sanpaolo. Il gruppo bancario ha infatti chiuso il primo periodo dell’esercizio con utili pari a 804 milioni di euro, in incremento di 21,6 punti percentuali, e un giro d’affari in aumento a 4,81 miliardi di euro (+ 14,5 punti percentuali). A pesare sono ancora gli accantonamenti, aumentati del 45%, come conseguenza di uno scenario economico molto critico.

Si tratta, come evidenza una nota di gruppo, del “risultato più elevato degli ultimi sette trimestri e già pari al payout per l’esercizio 2011”. Escludendo tuttavia le principali componenti non ricorrenti, il risultato netto normalizzato cala a quota 746 milioni di euro, rispetto ai 265 milioni di euro del quarto trimestre del 2011 e rispetto ai 762 milioni di euro del primo trimestre del 2011. I ricavi hanno trascinato al rialzo la gestione operativa del 32%, a quota 2,6 miliardi di euro.

Saltando dal conto economico allo stato patrimoniale, individuiamo una buona solidità della società, con core tier 1 pari al 10,5%. Come già introdotto precedentemente, a pesare sono gli accantonamenti in forte aumento, sintomo del deterioramento delle qualità creditizie. Gli stanziamenti a fronte delle erogazioni sono infatti stati 970 milioni di euro, con un apprezzamento del 43% rispetto al primo trimestre del 2011, a fronte di un incremento del flusso complessivo di nuovi crediti in sofferenza e in incaglio pari al 25%.

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Intesa Sanpaolo ha infine affermato di voler chiudere il 2012 con una redditività operativa stabile, con situazione economica peggiorata. La banca dichiara di considerare tale obiettivo perseguibile “alla luce del positivo andamento dei ricavi del primo trimestre” e grazie al proseguimento “dell’azione di contenimento dei costi e con il costante monitoraggio della qualità del credito”.

Nei prossimi giorni, vi terremo informati sulle trimestrali delle altre principali banche italiane.

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