Piano B di Salini in vista dell’assemblea Impregilo

 L’assemblea degli azionisti di Impregilo, che si terrà il prossimo 12 luglio, deciderà se revocare o meno il consiglio di amministrazione del general contractor italiano. Il punto di partenza è costituito dall’accusa formulata dal costruttore romano Pietro Salini, che detiene il 29% del capitale azionario del general contractor, secondo il quale Impregilo opera nell’illegalità in quanto le partecipazioni in società concessionarie di autostrade non sono previste dallo statuto. Dalla parte opposta c’è la replica del gruppo Gavio, in particolare la risposta di Gian Maria Gros-Pietro.

Secondo il presidente di Autostrada Torino-Milano, le concessioni sono incluse nell’atto costitutivo e rappresentano la forma più diffusa di remunerazione delle grandi opere. La tesi di Gros-Pietro viene condivisa da Gaetano Caltagirone, che ha Gavio tra i partner nell’autostrada Livorno-Civitavecchia e Salini nella linea 3 della metropolitana di Roma. Lo stesso Caltagirone è attivo sia nel settore delle concessioni sia in quello delle costruzioni. Nonostante il “lodo” Caltagirone, nell’assemblea del 12 luglio potrebbero entrare in gioco interessi diversi.

SALINI CHIEDE REVOCA CDA IMPREGILO NOMINATO DA GAVIO

Pietro Salini, amministratore delegato dell’azienda di famiglia che a fine 2011 aveva in portfolio ordini per 10,4 miliardi, avrebbe ora un piano B per risolvere la querelle con Gavio per il controllo di Impregilo. Il progetto, nelle mani degli esperti dello studio Vitale & Associati, prevede la spartizione delle attività della società di costruzioni: al gruppo romano andrebbero gli asset delle costruzioni, mentre a Beniamino Gavio le concessioni austostradali. Il progetto formulato dallo studio di Guido Roberto Vitale non comporterebbe alcun esborso di denaro per le parti in causa.

TARGET PRICE IMPREGILO ALZATO DA EXANE E MEDIOBANCA

Tuttavia, andrebbe poi valutata la posizione di vigilanza della Consob che potrebbe obbligare i due contendenti a lanciare un’Opa sulla società. Oggi le azioni ordinarie Impregilo perdono il 2,8% circa alla borsa di Milano, mentre le azioni risparmio cedono addirittura il 3,8%. Venerdì il titolo Impregilo aveva toccato il massimo più alto degli ultimi 4 anni a 3,718 euro, per poi chiudere con un calo vicino al 2,4%.

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