Salini vince in assemblea Impregilo

 Si è conclusa forse definitivamente la partita Impregilo tra Pietro Salini, costruttore romano a capo dell’omonimo gruppo delle costruzioni, e Gavio, noto imprenditore di Tortona con business radicato nel Nord Italia. L’assemblea degli azionisti del general contractor italiano ha approvato con quote pari al 51,01% del capitale con diritto di voto la proposta di far decadere il consiglio di amministrazione di Impregilo. I voti contrari hanno raggiunto il 48,9% del capitale avente diritto, mentre lo 0,041% si è astenuto dal voto. A questo punto si procederà con la nomina del nuovo consiglio di amministrazione.

La vittoria di Salini era ormai nell’aria e già questa mattina lo stesso Gavio aveva fatto intendere di non nutrire molte speranze nella vittoria finale. Salini potrà ora concretizzare il suo progetto di fusione tra Impregilo e Salini Costruzioni allo scopo di creare un colosso nel settore delle costruzioni, mentre il settore delle concessioni non rientrerà nei piani del nuovo board. L’assemblea degli azionisti era partita con circa mezz’ora di ritardo.

Il fondo Amber, ritenuto il vero ago della bilancia nella partita Salini-Gavio, si è presentato con il 7,2% del capitale, a cui si aggiungeva una quota dell’1,2% indiretta. L’assemblea inizia dopo che il presidente Palenzona elenca tutti i soci con una quota superiore al 2%. Mediobanca si schiera con Gavio e quindi contro la revoca del cda. I piccoli azionisti, invece, chiedono l’Opa per risolvere la questione. L’assemblea entra nel vivo dopo le ore 12 e si infiamma quando Gavio minaccia di impugnare il voto dell’assemblea se Amber farà vincere Salini.

Quando si inizia a votare l’esito è ormai scontato. Vince Salini sul filo di lana, grazie all’appoggio di Amber, che a sua volta respinge tutte le accuse di concerto avanzate da Bruno Binasco, numero due di Gavio. Si vota per la formazione del nuovo cda: Fabriziona Palenzona viene scalzato dalla poltrona principale, al suo posto viene nominato presidente Claudio Costamagna. Il nuovo cda rimarrà in carica per tre esercizi.

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