Prelios corre in borsa su riassetto

 Il titolo Prelios è oggi in forte rialzo a Piazza Affari, grazie all’imminente conclusione del riassetto della società immobiliare. Le azioni Prelios, che ha come codice di negoziazione di borsa “PRS”, sono in rialzo del 3,47% a 0,1104 euro, ma è stato raggiunto un top intraday a 0,1164 euro. La cordata Feidos e l’americana Fortress sono in procinto di presentare le loro offerte per il riassetto della società. La proposta della Feidos del manager Massimo Caputi, ex fondatore di Idea Fimit Sgr, sarebbe improntata sull’aumento di capitale cash da 175 milioni di euro.

Un’altra ipotesi che potrebbe essere presa in considerazione è quella di un ampliamento del patto di sindacato che controlla Prelios. Nella cordata capitanata da Caputi c’è un gruppo di investitori tra i quali spicca Roberto Haggiag, che si occupa da tempo di immobiliare ma anche di cinematografia ed è socio e consigliere di Camfin. Lo studio legale che assiste la cordata di Caputi è Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners. L’advisor finanziario è Leonardo & Co.

Per quanto riguarda Fortress, che è assistito da Mediobanca, si parla della possibilità di procedere con un aumento di capitale cash da 60-70 milioni di euro e di un coinvolgimento delle attività italiane del gruppo americano attraverso il conferimento delle controllate Italfondiario e Torre Sgr (che andrebbe a fondersi con Prelios Sgr). Il 26 settembre è atteso il board di Camfin, che dovrà visionare le offerte pervenute sul tavolo dei manager di Prelios. Una cosa è certa: il riassetto si concluderà a breve, in quanto rappresenta un momento cruciale per completare la riorganizzazione della galassia che fa capo a Marco Tronchetti Provera.

Successivamente la ex Pirelli Real Estate, società storica di Piazza Affari, dovrà occuparsi della riorganizzazione delle attività. La Sgr resta una fondamentale fonte di redditività, mentre le attività in Germania – che di recente hanno pesato molto sul bilancio del gruppo – potrebbero essere cedute: si parla di Bilfinger & Berger e di Ece Group, che hanno già dimostrato di essere interessate alle summenzionate attività.

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