Quotazione titolo Unicredit 26 settembre 2012

 Giornata da dimenticare finora per il titolo Unicredit, che a Piazza Affari mostra una performance negativa del 4,91% a tre ore circa dalla chiusura delle contrattazioni. Le azioni della banca di Piazza Cordusio quotano ora a 3,328 euro e sono tornate agli scambi in contrattazione continua dopo la sospensione per eccesso di ribasso. Oggi il settore bancario italiano è in profondo rosso e sta trascinando sempre più verso il basso il listino milanese, che al momento perde il 3% circa. Unicredit ha toccato per ora un minimo intraday a 3,32 euro.

La negatività di oggi riporta la quotazione del titolo Unicredit sui valori più bassi degli ultimi venti giorni. Dopo aver toccato il massimo più alto da fine marzo a 3,9 euro, il 12 settembre scorso, le azioni della banca milanese hanno perso il 17%. Tuttavia il rally estivo iniziato il 23 luglio in area 2,25 euro, aveva portato ad un apprezzamento della quotazione in borsa del 73% in meno di due mesi.

Alla luce della recente correzione dei prezzi, conviene oggi acquistare le azioni Unicredit? Secondo Credit Suisse il titolo vale 3,6 euro, anche se il rating assegnato dalla banca elvetica è “neutral”. Anche Morgan Stanley non si sbilancia e indica un rating a “equalweight”, ovvero pesare correttamente in portafoglio. Secondo Bank of America il prezzo corretto di Unicredit è 4 euro, per cui ai valori correnti il titolo è sottovalutato del 20% secondo gli analisti della banca americana. La sim milanese Intermonte, invece, valuta il titolo 4,1 euro, anche se il rating è “neutral”, mentre Banca Akros ritiene che il valore corretto delle azioni è a 3,7 euro.

Più severa è invece l’indicazione della banca cino-britannica HSBC, che assegna un rating “underperform”, cioè farà peggio del mercato. Molto pessimista sul titolo è Citigroup, che valuta le azioni Unicredit solo 1,1 euro. Secondo il broker francese Exane il target price è 3,4 euro. Da un punto di vista tecnico, è probabile una discesa dei prezzi fino a 3 euro nei prossimi giorni, per cui conviene attendere ancora prima di inserire eventualmente il titolo in portfolio.

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