Semestrale Unipol con utile in raddoppio

 Unipol ha chiuso il primo semestre 2012 con buoni risultati. I profitti della società sono infatti giunti a quota 121 milioni di euro, in incremento del 112 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In miglioramento anche gestione e patrimonio, per un controvalore pari a 3,36 miliardi di euro. Non vi sarebbe tuttavia traccia dei 200 milioni di euro di riserve richiesti dalla vigilanza Isvap. Un risultato commentato in maniera positiva dall’amministratore delegato Cimbri, che ha dato merito alla selezione dei rischi.

Più nel dettaglio, ricordiamo come la compagnia abbia archiviato la prima parte dell’anno con un bel balzo della propria redditività netta. La gestione migliora, con incremento dell’indice tecnico combined ratio al 95,5%, nonostante il grave impatto del sisma in Emilia, stabile rispetto a fine 2011, ma in calo rispetto al 99% dello scorso giugno. Il margine di solvibilità è in rafforzamento, salendo a quota 1,6 volte i requisiti regolamentari.

Il patrimonio sale invece a 3,36 miliardi di euro, principalmente per via dell’apprezzamento dei titoli governativi italiani detenuti per un controvalore pari a 10,3 miliardi di euro, con riserva relativa in incremento di 174 milioni di euro. In apprezzamento di 45 milioni di euro le riserve sinistri del ramo Rc auto, con importo complessivo in linea con il valore centrale, determinato in base alle stime individuate dall’attuario incaricato, e verificate dall’attuario revisore nelle relazioni sulle riserve tecniche del 2011.

“Lavoriamo intensamente sui fondamentali del core business e i buoni risultati realizzati, in linea con le previsioni annuali, riflettono le politiche di gestione degli ultimi tre anni” – ha dichiarato l’amministratore delegato – “Selezione dei rischi e partnership agenti-impresa sono gli elementi essenziali per affrontare un contesto economico complicato che si riflette soprattutto nelle difficoltà del settore vita, inteso come forma di risparmio”. Il manager ha poi confermato di essere al lavoro alle nuove fasi dell’integrazione con Fondiaria Sai, prevista a inizio 2013.

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