Snam vende immobili

 Snam ha lanciato un piano di dismissione che prevede la vendita di più di 80 beni tra edifici e terreni, per una superficie complessiva di oltre 130 mila metri quadri. Un dato che – sottolineano alcuni analisti – è da considerarsi come una “base”, relativa a tutto quanto viene oggi promosso mediante il sito internet dedicato (immobiliare.snam.it): in altri termini, molti altri immobili potrebbero confluire nel piano di dismissione, con conseguente allargamento del potenziale relativo introito.

È inoltre noto, si riportava sulla stampa qualche ore fa, che gli immobili e i terreni ceduti da Snam saranno collocati tra i tre e i quattro anni, e sono relativi a immobili non strumentali che fanno capo alle controllate Snamretegas, Italgas e Napoletanagas (vedi anche Snam colloca bond per 1,5 miliardi con spread inferiore al Btp ).

“Si tratta” – affermava il 4 gennaio Luisa Leone su Milano Finanza – “di beni sparpagliati un po’ ovunque in Italia, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia, per lo più adatti a usi artigianali o industriali, oltre che per uffici. Gli edifici da cedere sono per lo più liberi, ma alcuni, soprattutto quelli centrali in città come Torino e Napoli, sono locati. Ancora, tra gli edifici in vendita ce ne sono diversi in località turistiche come Rapallo, Sanremo, Salsomaggiore, Sestri Levante e Jesolo. Per quanto riguarda invece i terreni, in media si tratta di superfici ampie, con un picco di oltre 29 mila metri quadrati per un appezzamento a Pordenone“.

Attualmente, sono ancora ignote le stime relative al valore dell’intero pacchetto in vendita o ai singoli asset considerati di maggior valore. L’unico aspetto di notorietà è che, come intuibile e prevedibile, il piano di dismissione non avverrà in tempi rapidi, ma riguarderà diverse tranche. Secondo alcuni osservatori, il momento della dismissione dei beni Snam non è dei più indicati: il mercato immobiliare langue, anche nel comparto ora indicato, e l’offerta di settore è arricchita dalle politiche di dismissione di immobili da parte di banche, Stato, Comuni e altri enti (vedi anche Snam dati primi nove mesi 2012).

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