Borse contrastate, spread stabile, ma tornano i moniti di Trump

 Oggi lo spread italiano vive una giornata di relativa calma, assestandosi a quota 184, con un rendimento decennale al 2,31%. La nomina di Conte a premier è dunque servita ai mercati a raffreddare le tensioni sui titoli italiani.

Le borse

Le borse europee aprono però contrastate, e segnano dei piccoli positivi a Milano e Londra (+0,06% e +0,04%), mentre è negativa Francoforte (-0,15%). Parigi a a +0,30%.
Le tensioni provenienti dall’America, che getta benzina sul fuoco della guerra commerciale, influiscono sulla Borsa di Hong Kong, che perde l’1,82%, e quella di Tokyo, che chiude a -1,11% il Nikkei e a -1,21% il Topix.
Positiva invece la chiusura di Wall Street, con il Dow Jones a +0,21% e il Nasdaq a +0,64%.
Le nuove tensioni solo alimentate dall’indagine americana sulle importazioni di auto e la minaccia di alzare le tasse doganali fino al 25%.
Anche il dollaro subisce un indebolimento, e l’euro si porta a 1,1706 dollari, in leggerissima salita, e scende nei confronti dello yen (euro/yen a 128,05).
Nuove tensioni potrebbero arrivare se saltasse il vertice tra Usa e Corea del Nord.

I dati e le materie prime

Scende la fiducia dei consumatori tedeschi, ma sale il Pil in Germania. In giornata le vendite al dettaglio del Regno Unito e i verbali dell’ultima riunione Bce. Dall’America invece i dati sui sussidi di disoccupazione, dei prezzi e vendite di case e dell’indice manifatturiero, fonte Fed.
Scende il prezzo del petrolio, con Wti a 71,59 dollari al barile e Brent a 79,46 dollari.