Il voto in Grecia non placa la tensione sugli spread

 La vittoria del partito di centro-destra Nea Dimokratia alle elezioni politiche in Grecia sembrava essere il preludio ad una riscossa dei mercati finanziari, dopo tanti mesi trascorsi con il dilemma della Grecia dentro o fuori dall’unione monetaria. Nea Dimokratia, guidata da Antony Samaras, si è detta da sempre favorevole a mantenere il paese nell’euro e a voler rispettare il memorandum di intesa con la troika (Bce-Ue-Fmi). Tuttavia, passata l’euforia iniziale, i mercati stanno prendendo coscienza che i problemi nella zona euro non sono di certo finiti.

Sebbene la borsa di Atene viaggiava stamattina a ritmi superiori del 6% e le altre piazze europee erano in territorio positivo, la tensione sugli spread sovrani è proseguita anche oggi e la situazione è veramente sui massimi livelli di allerta. Innanzitutto, lo spread spagnolo è addirittura in area 570 punti base. Ciò vuol dire che i Bonos decennali spagnoli hanno un rendimento superiore al 7%, un livello non sostenibile nel lungo periodo a causa del forte aumento dei costi di rifinanziamento del debito pubblico.

PARTITO PRO-EURO VINCE ELEZIONI IN GRECIA

La tensione sugli spread non è solo un problema circoscritto a Madrid. Infatti, il sistema-Italia resta sotto pressione sia dal lato della borsa sia per lo spread. L’indice azionario FTSE MIB perde il 2,3%, appesantitodai titoli finanziari. Il titolo peggiore dell’indice è attualmente A2A, che perde quasi il 4%. L’indice quota ancora sopra 13mila punti, ma di questo passo potrebbe scendere sotto questa soglia psicologica e chiudere più avanti la seduta in profondo rosso.

PIAZZA AFFARI IN ROSSO DOPO ELEZIONI IN GRECIA

Non si fermano le vendite sui titoli di stato italiani. Lo spread Btp-Bund è in deciso rialzo e ha già superato quota 450 punti base. Il decennale italiano ha un rendimento che sfiora il 6%. Il clima di incertezza sta abbracciando un po’ tutti gli asset di investimento, dalle azioni ai titoli di stato fino alle materie prime. Sul mercato delle valute ci sono forti vendite sull’euro: il tasso di cambio euro/dollaro è tornato in area 1,26, mentre il cambio euro/yen è ampiamente sotto quota 100.

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