Trimestrale Yahoo

 Finalmente buone notizie per Yahoo!. La società, sotto la nuova guida del chief executive officer Marissa Mayer, ha infatti chiuso un trimestre particolarmente dinamico, con un utile netto di 3,16 miliardi di dollari, contro i “soli” 293 milioni di dollari conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno. Tuttavia, è ben presto per gridare al miracolo: il risultato netto di periodo risente infatti degli introiti derivanti dalla vendita della partecipazione che la web company deteneva in Alibaba, il colosso cinese specializzato (ma non solo) nel commercio elettronico.

Al netto della vendita l’utile per azione si sarebbe attestato a 35 centesimi di euro, superando le attese degli analisti. I ricavi sono invece calati dell’1 per cento, senza tuttavia generare pessimismo tra gli investitori, sempre più fiduciosi sulla tenuta di rotta da parte della Mayer.

“La Mayer” – ricordava un articolo apparso qualche ora fa sull’edizione online di Panorama a firma di Marco Morello – “vuole fare quello che Facebook sta cercando di costruire con insistenza e, a volte, con qualche passo falso: «Creare una strategia coerente sul mobile», ingaggiando e utilizzando una solida base di programmatori. Di più: «Yahoo!» ha detto il Ceo «deve essere prevalentemente una mobile company. Il che significa che la metà della nostra forza lavoro dovrà essere impiegata in questo settore». Lo scopo è ovviamente quello di raccogliere più pubblicità possibile, dando agli inserzionisti buone ragioni per preferire la società ad altri colossi. Google, tanto per fare il nome del dominatore incontrastato del segmento. O, perché no, quantomeno diversificare gli investimenti”.

Deludono, almeno parzialmente, le aspettative. Si narrava infatti che Yahoo! fosse interessata all’acquisto di Opentable, il portale più noto d’America per le prenotazioni di tavoli al ristorante. Poi si parlò del potenziale acquisto di Millenial Media, specializzata nello sviluppo della pubblicità su telefonia mobile. Per il momento, niente di fatto, anche se il ciclone Mayer potrebbe presto trarre utili frutti anche da tale ambito.

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