Bond e fine quantitative easing: Italia tranquilla e Germania a rischio

Con l’avvicinarsi di una possibile fine del quantitative easing in Europa ci si inizia a porre domande su cosa succederà con i bond quanto tutto sarà finito: chi rischierà di più e chi potrà stare tranquillo? Secondo gli analisti di Bank of America Merrill Lynch a rischiare di più, rispetto all’Italia, sarà la Germania.

Se la dispersione dei rendimenti è data per scontata è necessario tenere da conto che gli investitori inizieranno ad essere più selettivi e di conseguenza quelle che al momento non sono ancora criticità potrebbero diventarlo: questo perché a tornare di primaria importanza, senza l’acquisto di bond da parte della Banca Centrale Europea il bilancio e la posizione debitoria delle società torneranno ad essere il fulcro dell’attenzione.

In particolare bisognerà tenere conto dell’allocazione dei crediti rischiosi, aumentata in Europa e principalmente in Germania, dove il livello pre-Lehman è stato ampiamente superato, a differenza di ciò che è accaduto in Italia nonostante la crisi. Commentano in tal senso gli esperti di Bank of America Merrill Lynch:

Il quantitative easing ha coperto la debolezza fondamentale di alcune società perché gli investitori si sono sovraffollati nelle parti a più alto rendimento del mercato. Quindi quando il qe finirà gli emittenti più deboli non potranno più contare su una compressione degli spread. Questo implica un contesto di maggiori rischi.

E se al momento i dati a disposizione non sono sufficienti a poter fare una previsione molto precisa, ciò che indica l’ultimo report del Fondo monetario internazionale in tal senso è possibile notare come negli ultimi anni la Germania è lo stato dove l’aumento degli emittenti high yield è stato notevole.

 

In poche parole la “speculazione” avvenuta nel settore, se non si farà attenzione, potrebbe fruttare ai tedeschi più di un grattacapo.