Cassa Depositi e Prestiti, arriva Dario Scannapieco

Mario Draghi sta prendendo in mano le redini di tutti quei luoghi chiave che nei prossimi mesi saranno chiamati a gestire i fondi europei attraverso il posizionamento di suoi fedelissimi nelle cabine di regia: l’ultimo in ordine di tempo è il nuovo numero uno di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco.

Uomini fedeli al Premier in ruoli chiave

Non sorprende che il Presidente del Consiglio voglia essere in grado di poter controllare quella che è stata definita da alcuni la filiera dei fondi del Recovery Plan: non stupisce quindi che in diversi posti chiave appaiono esservi persone delle quali il premier può fidarsi ciecamente. Anche la nomina di Dario Scannapieco ai vertici di Cassa Depositi e Prestiti in sostituzione di Fabrizio Palermo sembra di entrare in questo percorso molto importante per il futuro dell’Italia.

Non bisogna infatti dimenticare che nei prossimi mesi si deciderà dove investire i soldi che verranno ricevuti dall’Europa e come controllare che vengano utilizzati nel modo giusto. La squadra di coloro che saranno chiamati a questo lavoro sarà composta da 350 persone tra tecnici e funzionari e al momento ancora nessuna compagine politica sembra aver reagito in maniera esagerata a questa notizia. Ciò che appare immediatamente visibile, pensando alla squadra messa in campo dal Governo in tal senso, è che siano stati scelti esclusivamente dei tecnici e nessun politico.

Viene definito il metodo Mario Draghi, e forse rappresenta la scelta più adatta in un contesto come quello italiano, dove spesso gli interessi dei partiti rischiano di gettare alle ortiche mesi e mesi di lavoro nella speranza di mantenere un equilibrio che quasi mai è possibile preservare.

Cambiano i vertici di CDP e di FS

Il cambio dei vertici di Cassa Depositi e Prestiti lascerà sicuramente il segno, tanto quanto quello avvenuto anche in Ferrovie dello Stato che vede arrivare Luigi Ferraris, ex amministratore delegato di Terna, al posto di Gianfranco Battisti. Non bisogna dimenticare che anche Ferrovie sarà chiamata a gestire in buona parte dei fondi europei, pari a 25 miliardi, per l’ammodernamento della rete e lo sviluppo dell’alta velocità.

Tornando a Cassa Depositi e Prestiti, va detto che il curriculum di Scannapieco è inattaccabile e lo rende perfetto per sedere sulla poltrona che gli è stata appena data. Si tratta di un uomo laureato in economia ad Harvard attualmente vicepresidente della Banca Europea degli Investimenti, e già parte della squadra di Mario Draghi al Ministero del Tesoro quando lo stesso era direttore generale. Davanti a lui ora una grande sfida: non solo quella della gestione dei fondi europei ma anche la compravendita di Aspi.