Fincantieri: le incognite della Cdp sul nome del nuovo amministratore delegato

Paolo Simioni, amministratore delegato di Atac, potrebbe arrivare alla guida di Fincantieri al posto dell’attuale amministratore delegato Giuseppe Bono. Come riporta Il Fatto Quotidiano a firma di Giorgio Meletti, dal titolo “Chi vince al gioco delle poltrone con la politica sempre più debole”.

Secondo quanto si legge nell’articolo, a decidere per l’arrivo di Simioni a Fincantieri è stato il sottosegretario agli Affari regionali Stefano Buffagni, che gode della fiducia del vicepremier Luigi Di Maio, che ha girato la richiesta all’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo.

Quest’ultimo occupa la poltrona di ad alla Cdp proprio grazie a Buffagni che all’epoca ha imposto il nome al Ministro dell’Economia Giovanni Tria, che invece avrebbe preferito Dario Scannapieco vicepresidente della Banca europea degli investimenti.

Cdp è una società per azioni, controllata per circa l’83% dal Ministero dell’economia e delle finanze e per circa il 16% da diverse fondazioni bancarie. Opera all’interno del sistema economico italiano essenzialmente come una banca di stato, avendo fra le sue diverse attività principali anche la partecipazione nel capitale di rischio delle medie e grandi imprese nazionali, quotate e non, profittevoli e ritenute strategiche per lo sviluppo del Paese.

Nei prossimi giorni Cassa Depositi e Prestiti dovrà decidere per il vertice di Fincantieri e di altre società in quanto controlla Eni, Poste, Terna, Snam, Italgas, Saipem, Sace e un’altra decina di società.

Il 6 marzo Fabrizio Palermo dovrà presentare al consiglio di amministrazione della Cdp i nomi per il nuovo amministratore delegato di Fincantieri e di altri Enti.

Come scrive Il Fatto Quotidiano, Paolo Simioni, amministratore delegato della “disastrata azienda tramviaria di Roma”, è in pole position per Fincantieri che è uno dei più importanti complessi cantieristici navali d’Europa e del mondo. È fortemente sostenuto dagli ambienti M5S vicini al sindaco Virginia Raggi.

Ad ambire invece alla poltrona di presidente di Sace è Andrea Pellegrini, amico di Fabrizio Palermo che l’ha voluto come senior advisor per le partecipate all’interno della Cdp. La nomina risolverebbe a Palermo – come si legge nell’articolo – il problema dei “giganteschi conflitti d’interesse del suo amico e consulente”.

Pellegrini è consigliere d’amministrazione della Maire Tecnimont, concorrente nell’impiantistica petrolifera della Saipem, che è controllata da Cdp dove l’advisor è Pellegrini; è vicepresidente della catena alberghiera Ihc e sulle due catene alberghiere di cui è azionista consiglia proprio la Cassa depositi e prestiti; è consigliere della Sias, la concessionaria autostradale del gruppo Gavio; fa inoltre parte del cda della IdeA Capital Funds Sgr, il fondo di private equity di De Agostini, concorrente diretto dei fondi di private equity di Cdp.