Mercati deboli mentre scende spread a 175

I mercati azionari europei appaiono deboli in questo inizio settimana dopo il crollo del Nasdaq di venerdì sera: la sua seduta è stata una delle peggiori da marzo e senza dubbio ha rappresentato un’inversione di tendenza che ha trascinato le borse europee in ambito negativo.

E poco importa che secondo gli analisti di Goldman Sachs, la colpa sia da ascrivere a grandi come Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google che con i loro fatturati hanno “illuso” i mercati: i mercati europei non riescono a trascinarsi fuori dal trend. Ecco quindi che Milano cala dello 0,6%, Londra arretra dello 0,36%, Francoforte scende dello 0,6% e Parigi dello 0,81%. Anche Tokyo nella sua ultima seduta ha ceduto lo 0,52% crollando sulla scia dei titoli tecnologici.

In compenso lo spread tra Btp e Bund tedeschi mostra che la botta in avanti delle scorse settimane sia verso il suo esaurimento, portando lo stesso ad un valore di 175 punti base, per un rendimento al 2% sul mercato secondario: debito italiano non rendeva così poco dal gennaio 2017.  La maggior parte degli esperti ascrivono la colpa al rapporto tempestoso tra M5s e PD: mai come in questo momento la politica sembra essere di primaria importanza anche per ciò che concerne l’economia.

Intanto il Tesoro ha venduto tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot a un anno, con tassi in calo al nuovo minimo storico  e con il rendimento medio  sceso a -0,351% dal -0,304% di maggio. L’euro, seguendo il trend della scorsa settimana, apre in rialzo sul dollaro sulla scia delle elezioni legislative francesi e si staglia a 1,1213 dollari e 123,59 yen.