L’Fmi fornisce il suo assenso all’austerity della Romania

 Le principali attenzioni di questo momento del Fondo Monetario Internazionale sono rivolte alla situazione finanziaria della Romania: il governo di Bucarest sta infatti provvedendo a tagliare salari e ad aumentare le vendite fiscali, nonostante le forti proteste contro queste misure, ma l’organizzazione sorta a Bretton Woods è convinta che l’austerità sia l’unico metodo per potenziare l’economia della nazione dell’Europa Orientale, così come è stato confermato anche dal delegato Jeffrey Franks. Il consiglio esecutivo del Fondo ha comunque già sborsato 1,15 miliardi di dollari per la nazione, la quale si è vista costretta a utilizzare tale strada per raggiungere un nuovo target di deficit. Tra l’altro, si preme molto affinché le riforme infrastrutturali divengano una realtà concreta, visto che l’ente è convinto della ripresa rumena e della sua prossima crescita sostenibile. A questo punto, si attende una nuova missione a Bucarest verso la fine di questo mese, al fine di verificare gli effettivi progressi del paese e per stilare una nuova previsione di lungo termine.

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