Negli Stati Uniti sono tornati di moda i titoli di Stato extra-lunghi, di durata addirittura centenaria: questo strumento è stato ideato e ripescato al fine di riuscire a spalmare lungo l’intero corso di un secolo gli aumenti del debito pubblico a causa del costo della crisi per le casse dello Stato. L’idea di tornare a questo tipo di bond è venuta a Peter Fisher, direttore gestionale della compagnia BlackRock, il quale aveva anche avuto un incarico nel Tesoro Usa: non è la prima volta che si fa ricorso a titoli di stato così lunghi, dato che già nel 1993 la Walt Disney lanciò sul mercato delle obbligazioni con scadenza 2093 e con un rendimento superiore al 7% (il “Topolino-bond” ebbe un gran successo). L’iniziativa è singolare ma presenta ancora troppi dubbi; non si conoscono infatti i movimenti di inflazione e tassi di interesse a così lungo termine, mentre sono in molti a dubitare dell’esistenza dello Stato come emittente tra un secolo.
3 commenti su “Tornano di moda i “bond centenari”, tra dubbi e incertezze”
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Alla fine con l’opzione di riacquisto diventerà un normale titolo trentennale.