Trichet vede la ripresa nel 2010. Ma serve l’impegno di tutti

 La ripresa dell’economia dovrebbe e potrebbe arrivare nel 2010. Ad affermarlo è stato il Presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, parlando come ospite di Europe 1, la radio francese, e sottolineando come, nonostante i dati negativi dei primi tre mesi nell’eurozona, per i prossimi trimestri è atteso un rallentamento del calo dell’attività economica. Ma per fare in modo che il 2010 possa essere l’anno della ripresa occorrerà che tutti facciano la loro parte: dalle Autorità agli investitori e passando per i consumatori e le imprese. Secondo Jean-Claude Trichet sarà in particolare determinante l’adozione rapida ed energica delle misure che sono state adottate dalla comunità internazionale per agevolare la ripresa e per rafforzare la solidità del sistema finanziario. Inoltre, sempre secondo il numero uno della BCE, misure opportune dovranno essere adottate dai singoli Stati per il “riordino” dei conti pubblici, visto che c’è un extra-deficit che deve essere “gestito” già dall’inizio del prossimo anno, ovverosia non appena si inizieranno ad intravedere i primi segnali di ripresa del ciclo.

1 commento su “Trichet vede la ripresa nel 2010. Ma serve l’impegno di tutti”

  1. A lui dispiace che la crisi stia finendo , almeno nelle forme piu’ acute.
    Appena escono dati macro buoni, arriva come un fulmine e se ne esce con frasi storiche tipo: ” la crisi non e’ finita” ” la disoccupazione aumentera’ fino al 3018 incluso” ” non parliamo troppo presto”…etc. Poi gli danno manforte anche i tedeschi suoi amici e gufatori come juncker e i vertici di deutsche bank, che vedono nero sempre e comunque ignorando che l’economia e’ la somma di fattori umani e prevedere i tempi di una ripresa non e’ come calcolare la rotta di un asteroide. Trichet ama la crisi e vorrebbe che non finisse mai. E’ come Roubini,Greenspan, Stieglitz, Jim Rogers (questo e’ pazzo) e altri idioti che non meritano ricordo e che affollano palcoscenici come bloomberg tv. Senza questi beccamorti la crisi sarebbe gia’ finita.

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