Turchia, Banca Centrale alza i tassi e spinge la lira

La Banca Centrale Turca ha deciso di aumentare i tassi non tenendo conto delle pressioni provenienti da parte del Governo e del presidente Recep Tayyip Erdogan: una risoluzione che ha portato a far letteralmente volare la lira sul mercato Forex.

 

Cambiando i tassi di riferimento Repo dal 17,75% al 24%,  livello superiore rispetto a quello paventato dagli analisti, l’istituti è riuscito a portare nella giornata di ieri una lira turca in perdita di oltre il 3 % nei confronti del dollaro a salire del 3,7% nei suoi confronti. La Banca Centrale Turca appare decisa a mantenere la sua rotta per “perseguire l’obiettivo della stabilità dei prezzi” e la stretta monetaria verrà mantenuta “in modo deciso fino a quando l’inflazione mostrerà un significativo miglioramento“. E’ stato anche spiegato che dove necessario “saranno realizzate ulteriori strette monetarie“.

E mentre il presidente obbliga tutte le aziende (turche e straniere, N.d.R.) a convertire in lire i contratti in valuta estera, la Banca Centrale spiega che la decisione di lavorare sui tassi è stata dettata dalla crescita dei prezzi di agosto. Spiega infatti in una nota:

I recenti sviluppi relativi all’outlook dell’inflazione mettono in luce significativi rischi per la stabilità dei prezzi. L’aumento dei prezzi ha mostrato un andamento generalizzato in tutti i subsettori, riflettendo i movimenti nei tassi di cambio. Il deterioramento dell’andamento dei prezzi continua a porre rischi al rialzo per l’outlook dell’inflazione, nonostante le condizioni più deboli della domanda interna. Conseguentemente, il consiglio direttivo ha deciso di implementare una forte stretta monetaria per sostenere la stabilità dei prezzi.

Forse vi è luce in fondo al tunnel anche per l’economia turca.