Barilla chiude l’accordo con Sammontana per la cessione di GranMilano

Sottoscritto l’accordo tra Barilla e Sammontana per la cessione del 100 per cento del capitale dei marchi Sanson e Tre Marie, gestiti da GranMilano. L’operazione, che dovrebbe costare circa 190 milioni di euro, rappresenta una svolta importante per la Sammontana che in questo modo potrà incrementare notevolmente la propria fetta di mercato ed estendere la sua leadership nel settore.

La GranMilano, infatti, opera sia nel comparto dei gelati, con i marchi Sanson e Mongelo, sia in quello della pasticceria con il marchio Tre Marie. Previsto, inoltre, un contratto d’affitto dei marchi Ringo e Togo. L’accordo porterà una boccata d’aria anche per la Barilla.


GranMilano, infatti, ha un debito di circa 80 milioni di euro che verrà saldato con l’operazione finanziaria. I restanti 110 milioni di euro verranno incassati da Barilla. Ad assistere il gruppo Barilla nella trattativa sono stati Goldman Sachs e lo Studio Legale Dewey & LeBoeuf, mentre gli advisor di Sammontana sono stati Mediobanca, lo Studio Giliberti Pappalettera Triscornia & Associati e Gea – Consulenti Associati di Direzione Aziendale.

In corsa per GranMilano, oltre alla Sammontana, c’erano la 21Investimenti, guidata dalla Benetton e Oaktree capital, il fondo di private equity con quartier generale a Los Angeles, che facevano parte della short list, stilata da Goldman Sachs. La cessione di GranMilano rientra in un più ampio progetto di riorganizzazione della Barilla, intrapreso in accordo con la Popolare Italiana.

La GranMilano, azienda nata nel 1998 rilevando Tre Marie, ha intorno ai 700 dipendenti ed un fatturato di circa 150 milioni di euro, con un margine operativo di 22 milioni. Nel 2001 è entrata nel gruppo anche la Sanson, società leader nella tradizione italiana del gelato, che viene svecchiata, rinnovata e modernizzata. Attualmente dalla GranMilano vengono prodotte, ogni anno, più di 35.000 tonnellate di gelato e prodotti di pasticceria.

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