Credit Suisse in crisi, accetta aiuto da BNS

Credit Suisse sta affrontando una crisi senza precedenti nella sua storia. Ed ha reso noto che per rafforzare il proprio gruppo prenderà in prestito dei soldi dalla Banca nazionale svizzera. Una cifra che potrebbe arrivare fino a 50 miliardi di franchi.

Duro colpo per Credit Suisse

Una decisione che arriva dopo il crollo in borsa dell’istituto helvetico e a margine dell’intervento della Banca nazionale svizzera che si era resa disponibile a intervenire con liquidità per aiutare Credit Suisse. In una nota quest’ultima ha sottolineato anche di essere impegnata in una serie di riacquisti di debito per un valore di circa tre miliardi di franchi.

Tutti i movimenti che hanno lo scopo di rafforzare Credit Suisse in modo stabile. Ovviamente senza dimenticare quella che è la trasformazione strategica in atto che la banca stava già affrontando per fornire importante valore alla propria clientela.

Quella di mercoledì 15 Marzo 2023 per Credit Suisse è stata una giornata da dimenticare. Ha infatti registrato una perdita secca del 30% all’apertura della Borsa. Ha poi riconquistato del terreno raggiungendo un -15% a metà giornata per poi chiudere alla fine con una perdita del 24%.

La difficoltà che ha dato vita ai problemi di Credit Suisse è l’annuncio da parte del suo principale azionista, ovvero la Saudi National Bank, dello stop ad altri aiuti finanziari alla banca.

Problemi per diverse banche nel mondo

È impossibile non portare la mente a quello che sta accadendo con la Silicon Valley Bank, sebbene la situazione sia differente. Quel che lascia perplessi è che si stia creando una condizione economica generale per la quale realtà solitamente solide e in grado di gestire la propria liquidità al meglio si trovano in guai importanti.

Situazioni che necessitano dell’intervento, come in questo caso, della banca centrale o di altri istituti similari. I problemi di Credit Suisse si inseriscono in un contesto europeo borsistico che sta risentendo molto di ciò che è accaduto negli Stati Uniti. Non per la banca di per se stessa o una qualsiasi sua ingerenza in asset europei. Ma per quello che rappresenta la ragione che ha portato la Silicon Valley Bank alla bancarotta.

Ovvero il rialzo dei tassi di interesse che, in qualche modo, sta avendo un importante ruolo per quel che concerne la liquidità bancaria. Anche i gruppi più grandi possono aver intrapreso delle operazioni che questo cambio di andamento ha in qualche modo contaminato.

Credit Suisse è una realtà importante e complessa che necessita di supporto. Saranno rilevanti le prossime ore per capire se si è intrapresa la giusta strada per sostenere la sua stabilità.