Expo 2015 a Milano, un’occasione di crescita e rilancio

L’Expo 2015 se lo è aggiudicato Milano, che ha battuto la concorrenza di Smirne. L’Esposizione Mondiale ha una lunga storia: quando si svolse a Parigi per l’occasione venne costruita la Torre Eiffel e rappresenta un motivo di vanto per la nazione che la ospita. Motivo di orgoglio ma non solo. Per l’evento saranno infatti investiti 20 miliardi di euro, per non parlare dell’orda d visitatori che attirerà, con grande gioia del settore alberghiero.

Hanno stappato le bottiglie di champagne gli albergatori e ristoratori milanesi, in previsione dell’aumento di fatturato: 1 su 20 lo dovrebbe addirittura raddoppiare. I visitatori secondo le attese saranno 29 milioni e tutti si aspettano un incremento dei profitti come minimo del 25%, mentre uno su dieci lo prevede del 50%.

Sulle imprese l’Expo dovrebbe influire sul fatturato per 44 miliardi di euro, 14 per l’ingrosso e dettaglio e 12 per il settore manifatturiero. L’effetto Expo riguarderà la città di Milano, ma anche la provincia, per non parlare dell’effetto sull’occupazione dell’area. E’ prevista infatti la creazione di 70 mila posti di lavoro.


L’Expo dovrebbe avere ripercussioni sul turismo di tutta Italia, dopo che le ultime vicende hanno marciato contro (vedi Napoli): secondo la Camera di Commercio infatti i turisti aumenteranno in tutta Italia, con un indotto di 540 milioni a Roma, 421 a Venezia e 223 a Firenze.

Nonostante la vittoria di Milano, perchè di vittoria di tratta, abbia scatenato una corsa a prendersi i meriti di questi nostri politici che tanto altro non sanno fare, possiamo dire per una volta ha vinto il gioco di squadra, dal Comune (centro destra) alla Provincia (centro sinistra), dal Governo (centro sinistra) alla regione (centro destra).

Ma non è finita qui ovviamente, anzi tutto deve ancora cominciare. Devono arrivare i progetti, devono essere create le infrastrutture, dovrà essere rilanciata tutta la città di Milano che, con tutto il permesso, non è attualmente la città più “accogliente” d’Italia. Un’occasione anche per il rilancio di Malpensa? Formigoni, presidente della Lombardia, crede che l’aeroporto milanese saprà riprendersi anche prima della data dell’Expo. Il ritorno ai volumi di traffico che aveva in precedenza dell’abbandono di Alitalia è previsto per il 2010; resta il fatto che, anche se con cinque anni di ritardo, i 30 milioni di passeggeri previsti saranno una spinta in più per Malpensa.

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