Offerta ostile di 5,85 miliardi di dollari della Samsung per acquistare SanDisk: ancora incertezza sul futuro della trattativa

 SanDisk Corp., la più grande azienda al mondo attiva nella produzione di schede di memoria utilizzate nelle fotocamere digitali, ha subito un improvviso rialzo di 59 punti percentuali nelle borse tedesche, dopo che la Samsung Electronics Co. ha effettuato un’offerta ostile di acquisto di 5,85 miliardi di dollari nei suoi confronti. La SanDisk ha guadagnato oltre 8,86 dollari alla borsa di Francoforte, dopo aver chiuso a quota 15,04 dollari al Nasdaq Stock Market. Samsung, la seconda azienda al mondo nella produzione elettronica, ha lanciato un’offerta di 26 dollari in denaro per ogni azione di SanDisk. L’acquisto sarebbe di ausilio per potenziare la leadership della Samsung su Toshiba Corp.

L’offerta non richiesta della società che ha sede in Corea del Sud segnala la sua crescente fame di acquisizioni, dopo la nomina di Lee Yoon Woo a direttore generale lo scorso maggio. Il manager coreano Kim Hyun Wook ha precisato che:

Questa aggressività sottolinea un mutato atteggiamento della Samsung rispetto a dieci anni fa. Probabilmente Toshiba non ha alcuna riserva di denaro per poter competere con la Samsung.

La compagnia coreana ha voluto rendere pubblica l’offerta dopo aver ricevuto lo scorso 15 settembre una lettera di dimissioni da parte del direttore generale di SanDisk, Eli Harari, al termine di quattro mesi di discussioni.

La Samsung è alla continua ricerca di una trattativa che metta tutti d’accordo. James Chung, uno dei portavoce della società ha affermato che nessuna decisione è stata presa in merito alle trattative future. SanDisk ha fatto sapere che l’offerta della Samsung è stata rifiutata perchè ritenuta troppo bassa: inizialmente la Samsung era intenzionata a pagare un significativo premio di 28,75 dollari per azione. Prima del 5 settembre, quando la compagnia elettronica asiatica aveva svelato di voler considerare questo acquisto, SanDisk aveva già perso il 59%, a causa soprattutto dei prezzi in eccesso delle schede di memoria: questa è stata una delle peggiori e più pesanti perdite per la società statunitense dal 2001.

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