OpenAi, Emmett Shear nuovo ceo a interim

OpenAi ha deciso che ruolo di ceo sarà di Emmett Shear. Almeno per ora. Sarà l’ex capo di Twitch quindi ad assumere la guida dell’azienda che ha dato vita a ChatGPT. Chi si aspettava di vedere Sam Altman tornare in azienda rimarrà deluso.

Cosa è successo a OpenAi?

Emmett Shear era comunque destinato ad assumere l’incarico a interim come accaduto, almeno stando ai media statunitensi, che avrebbero parlato delle comunicazioni ai dipendenti firmate da Ilya Sutskever, membro del consiglio di amministrazione e capo scientifico dell’azienda.

Va detto anche che OpenAi non ha ancora commentato ufficialmente questa indiscrezione, rimbalzata praticamente su ogni sito specializzato e non. Facendo un passo indietro, bisogna ammettere che effettivamente ci sono stati dei tentativi di riportare Sam Altman all’interno della società come amministratore delegato.

Il problema per la società in questo momento consta nel fatto che vi sono come due correnti differenti. Quella che ha licenziato l’ex ceo e quella che avrebbe voluto rimetterlo al suo posto. Si è molto discusso dell’addio del programmatore alla sua azienda. Soprattutto perché si è parlato di come sarebbe stato fatto fuori da OpenAi per via di una sua potenziale deriva verso una intelligenza artificiale non etica e quindi non in linea con gli scopi aziendali.

Il consiglio di amministrazione di OpenAi ha poi sottolineato come fosse venuta a mancare la comunicazione tra il cda e il ceo. E che quindi si sia agito per tal motivo. È impossibile effettivamente capire dove effettivamente siano la ragione e la verità. Quel che è palese è che gli investitori, tra cui Microsoft, vorrebbero Sam Altman come ceo, mentre i consiglieri del CDA non avrebbero nessun problema ad andare avanti con Emmett Shear.

Nuova azienda per Altman?

Si tratta di un punto di vista decisamente comprensibile quello di entrambi. Perché da una parte abbiamo investitori come Microsoft che hanno guadagnato fino a ora e che continuerebbero a farlo senza alcun problema. Anzi, si sussurra che Microsoft, il principale azionista di OpenAi, potrebbe richiedere di avere un ruolo nel consiglio. Due le possibilità: far parte del board o essere osservatore dello stesso senza diritto di voto.

In entrambi i casi il colosso informatico sarebbe pronto a far sentire la sua presenza molto di più di quanto già faccia. È possibile quindi che Altman ritorni? Sembrerebbe difficile. Soprattutto perché si sussurra che il manager sia pronto ad aprire una sua azienda di intelligenza artificiale. E in quel caso ci sarebbe davvero di vederne delle belle.

Perché effettivamente il suo modello era un modello che piaceva. Potrebbe riuscire ad accaparrarsi investitori a toglierli direttamente a OpenAi? Una cosa è certa: siamo sicuri che la questione non si chiuderà qui.