Toyota ferma produzione in Giappone, ecco perché

La Toyota ha bloccato la produzione dell’attività in tutti i suoi 14 stabilimenti legati all’assemblaggio presenti in Giappone. Uno stop che ha avuto conseguenze su tutta la produzione nipponica di questo marchio.

 

Cosa è successo agli impianti Toyota

Si è trattato di un avvenimento che ha sorpreso molti. E che si spera si risolva nel breve periodo, in modo tale da non avere un importante impatto sull’occupazione del settore. E in generale sulle vendite. Non dobbiamo dimenticare che la Toyota è, proprio per quel concerne tale ambito, leader mondiale con ben 10,48 milioni di vetture consegnate nel 2022.

Da quel che si è saputo questo blocco nella produzione di Toyota deriverebbe dal malfunzionamento del sistema di produzione. Attualmente indagini sono ancora in corso, ma secondo le valutazioni preliminari al momento è stato escluso un attacco informatico. Almeno da quanto è stato comunicato da un portavoce di Toyota.

Reuters ha reso noto come lo stop degli stabilimenti ha portato anche a dover fermare l’ordine di componenti importanti per la produzione. Causando timori rilevanti su quella che è l’infrastruttura operativa dell’intera azienda.

I problemi sono iniziati nelle prime ore del 29 agosto quando la Toyota ha fermato le proprie attività in 12 stabilimenti. Bloccando la produzione anche in due successivi impianti nel corso della giornata. Ancora non è chiaro a quanto potrà corrispondere in perdita di produzione questo stop. Ma è stato stimato che gli impianti coinvolti nel problema contribuiscono a un terzo della produzione totale di Toyota nel mondo.

Una criticità davvero importante

Una criticità non indifferente se si pensa che, per un effetto a catena, anche la Toyota Industries ha dovuto sospendere parzialmente le attività in due impianti di produzione dei motori. Uno scherzo questo che potrebbe costare molto al produttore di auto giapponesi.

Un vero e proprio ostacolo che si pone sulla via che il marchio si sta pian piano costruendo relativamente alla produzione nonostante la carenza di semiconduttori e la criticità che questo comporta. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di un brand che negli ultimi sei mesi è riuscito ad aumentare la sua produzione del 29%.

Una cifra importante non solo a livello assoluto ma anche pensando all’andamento della produzione delle auto negli ultimi due anni. Detto ciò, dobbiamo sottolineare che Toyota è un marchio che sa affrontare gli imprevisti in maniera egregia. Anche lo scorso anno ha vissuto un simile periodo di difficoltà che ha portato a una interruzione temporanea delle operazioni.

In quel caso si trattava di un attacco cibernetico. Il problema è stato risolto utilizzando una rete alternativa. Speriamo per la casa automobilistica che sia possibile risolvere altrettanto velocemente questo problema.