Dichiarazioni Marchionne su futuro Fiat

 Dopo la richiesta di cassa integrazione per i lavoratori dell‘impianto di Melfi, e le polemiche mediatiche sorte in seguito all’annuncio della compagnia auto torinese, l’amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne, ha ritenuto doveroso intervenire a chiarire alcuni aspetti della vicenda, ribadendo che “siamo pronti a
confermare il nostro impegno” e che “intendiamo fare la nostra parte per l’Italia”. Non tutti – pare – ci han creduto.

“È più di un secolo” – ha poi aggiunto Marchionne, intervenuto a un recente evento del settore – “che la storia della Fiat è intrecciata con la storia d’Italia. La Fiat ha partecipato allo sviluppo industriale di questo paese, in parte lo ha stimolato. Ne ha accompagnato la crescita economica e sociale e ne ha favorito il benessere. E, a sua volta, ne ha avuto in cambio benessere e sviluppo. Oggi, dopo 114 anni, quello spirito è ancora vivo” (vedi anche  Fiat quota in Chrysler salirà al 65%).

La Fiat, secondo quanto affermato da Marchionne, “è un’azienda totalmente diversa da quella di una volta, è aperta e globale, lontana dall’idea che tanta parte dell’opinione pubblica può ancora avere. Non possiamo illuderci di ricreare la Fiat del passato e non lo vogliamo. Vogliamo contribuire invece alla costruzione di un domani che sia all’altezza delle nostre aspettative di crescita. Perché ci sarà sempre un pezzo d’Italia in ogni Fiat che andrà in giro per il mondo”.

Per quanto riguarda il futuro della società, Marchionne ha ribadito come non vi saranno altre chiusure di impianti, mentre l’intera produzione andrà a regime entro la data fissata nel 2016: “Abbiamo programmato di portare in produzione 17 nuovi modelli e 7 aggiornamenti di prodotto da qui al 2016” – ha concluso il manager del Lingotto – “Prevediamo un aumento di attività produttiva fino ad arrivare in 3-4 anni a un impiego pieno di tutti i nostri lavoratori”(vedi anche Fiat e Chrysler verso fusione completa).

 

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