Usa: aumentano gli ordinativi di beni durevoli

Secondo quanto annunciato ieri dal Dipartimento del Commercio statunitense, il Bureau of Census, gli ordinativi dei beni durevoli nel mese di dicembre hanno registrato un forte incremento. Il dato annunciato, + 5,2% va ben oltre le aspettative degli analisti che avevano previsto un magro +1,5%. A sostenere la crescita il settore aeronautico: gli ordini di aerei militari sono aumentati del 138%, mentre il settore della difesa nel suo insieme ha registrato un incremento dell’80%. Se dal dato iniziale del 5,2% escludiamo il settore dei trasporti, resta un +2,6%. Complessivamente nel 2007 l’aumento dei beni durevoli è stato comunque nettamente inferiore a quello registrato al termine del 2006: un +1,0% contro il precedente 6,3%.

Va ricordato che quando si parla di beni durevoli si intendeno tutti i prodotti industriali di grandi dimensioni, come ad esempio gli elettrodomestici, frigoriferi, lavatrici, o computer. Dopo la diffusione di questi dati sono aumentati gli acquisti sulle principali piazze europee. Un segno decisamente positivo quello lanciato dall’economia statunitense. In compenso secondo il Conference Board, la fiducia dei consumatori è scesa verso il basso nel mese di gennaio a causa della preoccupazione di un deterioramento delle condizioni di affari e dell’indebolimento del mercato del lavoro, anche se il calo è minore ripsetto alle apsettative. L’indice che rivela la fiducia dei consumatori è passato dal 90,6 di dicembre al 87,9 del mese di gennaio, cifra che riporta indietro a novembre, quando era stato registrato un 87,8.


I prezzi delle abitazioni nel frattempo continuano a calare. Secondo quanto rivelato dall’indice S&P/ Case-Shiller nel mese di novembre i prezzi sono scesi del 7,7, più di quanto previsto dagli analisti (-7,1%). In ottobre il dato era del 6,1%. L’indice è stato creato nel 2000 ed il ribasso registrato in questi mesi rappresenta un record. Dopotutto la crisi dei mutui subprime appare ben lontana da una soluzione ed i prezzi sembrano destinati a scendere ulteriormente: le regole per la concessione dei mutui sono inevitabilmente più rigide ed il numero di proprietari che non possono pagare le rate aumenta. Sono 11 mesi consecutivi che il prezzo delle case cala e non accenna a fermarsi.

Pur ammettendo che il dato sugli ordini di beni durevoli è un segno positivo, gli esperti premono perchè non sia male interpretato come un segnale più forte di quello che è veramente. L’economia statunitense resta sofferente. Come precisato da Bernard Baumohl, direttore dell’Economic Outlook Group: “Quando il 70% del settore economico è stabilmente al ribasso e il comparto delle banche vede molti suoi protagonisti chiudere i battenti, le prospettive di una recessione sono ancora decisamente reali”. David Huether, dell’Associazione dei Fabbricatori Industriali ha commentato il dato sugli ordinativi di beni durevoli come una conferma della crescita dlle esportazioni, ma la paura di una flessione casalinga è sempre attuale. Per questo crescono le attese per un pacchetto di misure che incoraggi le spese dei consumatori e gli investimenti.
via|Cnbc.com

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