Borse in difficoltà. L’export cinese si ferma. Vincono i dazi commerciali

 Ore 10:40. Apertura di settimana negativa per le borse mondiali, a causa dei brutti dati provenienti dalla Cina, dove l’export rallenta vistosamente a causa dei dazi. La contrazione delle esportazioni di Pechino segnano un -4,4%, e le importazioni del 7,6%. Certamente la Cina è ancora in positivo, con un incremento delle esportazioni del 7,1% e delle importazioni del 12,9%, ma la contrazione c’è. Sale comunque il surplus commerciale nei confronti degli USA (+17%) a 323,3 miliardi di dollari (ennesimo record). Numeri che l’Occidente si sogna, ma che raccontano di un rallentamento pesante a causa della guerra commerciale.

Le borse

In Europa, investitori alla finestra per il voto al Parlamento britannico sulla Brexit, domani. Evidente calo delle principali piazze, con Milano a -1,26%, Londra a -1,03%, Parigi a -0,98%, Francoforte a -0,84% e Zurigo a -1,04%. A Milano cade Monte dei Paschi (-8,4%) mentre va in rally Stefanel (+10% oggi e +30% in una settimana).

Chiusa Tokyo, segnano il passo le borse cinesi, con Hong Kong a -1,38%, Shanghai a -0,7%, e Shenzhen a -0,8%.
Sale leggermente lo spread italiano (265 punti base) con rendimento al 2,9%. Stabilità da parte dell’euro, a 1,1476 dollari e 124,15 yen. Soffre il dollaro sullo yen, a 108,18 .
L’oro sale a 1292 dollari l’oncia (+0,1%). Scende il pretrolio, con Wti che scende dell’1,45% a 50,81 dollari al barile, e Brent (-1,31%) a 59,08 dollari.