Scattano i dazi USA sulla Cina. Per Pechino è bullismo commerciale

 Oggi scattano i dazi Usa contro la Cina, per un valore di circa 34 miliardi di dollari, e da Pechino si grida al “bullismo commerciale”. Ci stiamo avvicinando alla grande guerra commerciale, come non se ne vedevano da tempo, forse la più grande della storia.

In attesa della risposta cinese, sono le borse a rispondere, positivamente, alla situazione.

Le borse

Ieri a Wall Street la seduta era stata positiva, con il Dow Jones a +0,75% e il Nasdaq a +1,12%. Stessa lettura per il Nikkei di Tokyo (1,12%), mentre Hong Kong chiude cn una leggera perdita (-0,21%).

Buona l’apertura delle borse europee. Milano a +0,22%, Londra a +0,14%, Parigi a +0,25%, Francoforte e Zurigo in parità.
Intanto l’amministrazione Generale delle Dogane cinese prepara la rappresaglia cinese. Sulla stampa cinese sono sicuri che siano state già messe a punto nuove tariffe sulle importazioni degli Stati Uniti, per lo stesso valore con cui Trump colpirà le esportazioni di Pechino.
A mezzogiorno (ora della costa est americana), 818 prodotti tecnologici cinesi (componenti auto, dell’aerospazio e strumentazioni mediche) verranno colpite dalle tariffe della Customs and Border Protection, come annunciato sul sito della dogana. Per la Cina si tratta di un danno sul Pil del Paese dello 0,2%.

La Cina colpirà 545 prodotti americani, tra cui Suv, soia, pesce e petrolio. Particolarmente colpiti, da entrambe le parti, i settori agro-alimentare e automobilistico.